Manes Bernardini (nella foto) lancia l'allarme sulla necessità di una revisione totale della
strategia e delle infrastrutture idrauliche di Bologna e dell'area
metropolitana. Alla luce dei cambiamenti climatici, il sistema idraulico attuale
non è più in grado di gestire i volumi d’acqua record che si verificano sempre
più frequentemente.
Bernardini
propone un piano straordinario di investimenti per modernizzare la rete
fluviale, che si trova in uno stato di sofferenza, se non di collasso. Denuncia
anche la scarsa manutenzione delle aree boschive a monte, che non vengono
curate da oltre 50 anni, aggravando la situazione.
Come
soluzione immediata, Bernardini suggerisce di coinvolgere il mondo agricolo,
definendo gli agricoltori "le prime sentinelle del territorio".
Grazie al Decreto Legislativo 18 maggio n. 228/2001, che consente deroghe sulle
norme di appalto, è possibile affidare agli agricoltori la manutenzione
ordinaria e straordinaria del territorio, come la pulizia di fossati, aree boschive
e scoli.
Questa
iniziativa, oltre a garantire una gestione più efficiente del territorio,
fornirebbe un sostegno diretto al settore agricolo, anch'esso duramente colpito
dagli eventi climatici recenti.
Sarà un'alluvione attaccata all'altra e periodi di siccità terribili. Tutto voluto e pilotato dalla geoingegneria climatica, x farvi credere che c'è il cambiamento climatico. Così si azzera una nazione...siamo in guerra!!
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