giovedì 12 settembre 2024

Le modifiche portate dal passante ferroviario Porretta-Pianoro raccoglie numerose critiche

Anche Castaldini e Battistini denunciano variazioni e soppressione treni in Appennino bolognese 

Comunicazione di Sesto Potere 


Valentina Castaldini

Con una nota congiunta la consigliera regionale Valentina Castaldini (FI) e Morris Battistini, consigliere comunale a Marzabotto, commentano negativamente le modifiche alle corse dei treni in Appennino Bolognese.

«Apprendiamo dalle segnalazioni di diverse famiglie che di recente sono stati cambiati alcuni orari della linea ferroviaria Bologna-Porretta Terme, di solito molto utilizzata la mattina dagli studenti per andare a scuola.  Nel Comune di Marzabotto sono stati rivisti gli orari di ingresso di alcune scuole per rendere possibile la presenza in aula in orario sia degli insegnanti che degli alunni che raggiungono le scuole con il treno. Ma non solo. In certi orari della tratta ferroviaria, sono state addirittura soppresse le fermate del treno in alcune frazioni di Marzabotto, come Lama di Reno e Pian di Venola, per cui gli studenti che abitano in queste frazioni, e che sono abituati a usare il treno per spostarsi, sono costretti a prendere il treno con molto anticipo e arrivare a scuola addirittura un’ora prima dell’inizio delle lezioni. Tutto questo senza che ci sia stata una comunicazione preventiva ai cittadini da parte degli enti locali o del gestore del servizio».


«I cambiamenti apportati provocano grossi problemi e disagi ai pendolari. Abbiamo raccolto numerose e motivate segnalazioni da parte delle famiglie costrette a modificare l’organizzazione della propria giornata. Chiederemo il ripristino delle fermate soppresse e il potenziamento del servizio, e ci auguriamo che la Regione abbia a cuore le esigenze di questi pendolari».

"La soppressione delle fermate è fuori ogni logica organizzativa  e non rispetta le esigenze dei cittadini," denuncia Battistini ( nella foto). "Se il buon giorno si vede dal mattino, l'alba del nuovo servizio ferroviario non annuncia certamente il buon giorno. Le scelte sulla logistica per l'Appennino debbono essere ben altre e soprattutto tali da avviare una riqualificazione e uno sviluppo territoriale per una nuova occupazione residenziale e per lo sviluppo del lavoro, " concludono Valentina Castaldini e Morris Battistini.

(Segnalato da Dubbio) 

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