martedì 27 agosto 2024

 Il calendario venatorio sarà il solito inganno ?

Se lo chiedono Marta Evangelisti, Capogruppo FDI in Regione, e Lorenzo Biagioni  responsabile territoriale Caccia di FDI

 

Marta Evangelisti 

Dopo il lavoro di ascolto e studio svolto fuori dall’aula dando voce ai veri protagonisti della caccia che sono  i cacciatori, è stato presentato dalla Giunta Regionale il calendario venatorio per il prossimo esercizio cui Fratelli d’Italia ha votato contro: “A  nostro avviso  è del tutto inutile continuare ad approvare calendari fotocopia se poi un semplice ricorso può mettere in discussione tutto e a farne le spese è solo chi ha già sborsato somme, organizzato attività e vorrebbe solo cacciare”, sostengono Evangelisti e Biagioni.

“ Non avevamo torto, a dispetto di chi ha fatto ironia rispetto a quel voto. Infatti, pare che ancora una volta  le associazioni  ambientaliste abbiano proposto ricorso avverso al calendario venatorio 2024-25 con richiesta anche di sospensiva cautelare”.

“ La Regione deve cautelarsi,” spiega Biagioni (nella Foto), “per poter intervenire in modo fattivo e non mortificare ancora gli operatori, ma no lo fa. Si ritarda a presentare il calendario, sapendo già che le associazioni contrarie alla caccia faranno ricorso. Cosicché si  otterranno delle modifiche  a danno dell’attività venatoria e  i cacciatori non riusciranno ad attuare il piano dei prelievi programmati, con danno per l’agricoltura e per gli stessi cacciatori. Sembra una procedura concordata per non urtare le associazioni ambientaliste. In altre regioni si procede in altro modo e si ottiene il risultato programmato”. 

“ Vero è che il nostro Governo ha già messo mano per quanto riguarda le procedure, sicuramente accelerate,” aggiunge l’Evangelisti, “ ma è altrettanto vero che, seppure si andasse alla prima udienza utile, questa difficilmente entrerà nel merito prima della entrata in vigore del calendario, ovvero del 15 settembre. Ovviamente è ciò che auspicheremo, sia per dare corso agli intendimenti governativi che hanno dato vita alla modifica della legislazione statale, sia nell’interesse di chi ha sempre chiesto risposte certe, come i cacciatori, con i quali  la Regione ha sempre tentato di farsi bella abbassando poi la testa nei confronti di quella componente ambientalista di cui ha rappresentanti in consiglio, abbassando la testa al primo problema. E’ un film che i cacciatori avevano già visto troppe volte e che corre il rischio di ripetersi”. 

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