domenica 7 luglio 2024

Il tuo dono di sangue: un abbraccio che salva vite!

 

Al via la campagna di sensibilizzazione alla donazione. Si mira a coinvolgere attivamente le nuove donatrici donne, e più in generale tutto il genere femminile. 


L’Azienda USL di Bologna informa:

 

A Bologna, città da sempre attenta alla donazione di sangue, nel 2023 si è registrato un decremento del 3% circa sulle donazioni di sangue intero, così come di plasma.

Nonostante ciò, nei primi 5 mesi del 2024 si registra un aumento della raccolta pari a +375 unità di sangue intero e +298 di plasma. In questo contesto, Azienda USL di Bologna, Associazioni e Comune uniscono le forze per mantenere il trend positivo registrato da inizio anno, promuovendo una nuova campagna di informazione e sensibilizzazione sulla donazione di sangue, rivolta in particolare alle donne.

La campagna di informazione si pone come obiettivo non solo quello di mantenere l’autosufficienza di sangue, ma anche quello di raggiungere l’autosufficienza nella raccolta del plasma. Sebbene l’Emilia-Romagna sia una delle regioni più virtuose su questo fronte, anche a livello nazionale il plasma raccolto, grazie ai donatori volontari, non è ancora sufficiente per garantire i farmaci plasmaderivati: immunoglobuline, fattori della coagulazione e albumina, proteine indispensabili per la cura di diverse patologie, fra cui emofilia e disturbi del sistema immunitario.

Nel corso del 2023 l’Azienda USL di Bologna ha registrato complessivamente 4000 nuovi donatori, di cui il 55% sono donne. A livello nazionale le donne che donano sangue o plasma rappresentano solo il 33,7% dei donatori.

La campagna di informazione e sensibilizzazione mira a coinvolgere attivamente le nuove donatrici donne, e più in generale tutto il genere femminile, puntando a preservare la grande solidarietà che contraddistingue il bolognese, e favorendo una donazione regolare di tutte le donne, in qualsiasi periodo della propria vita. 

Come noto, in particolari fasi fisiologiche della vita, la donna può riscontrare eventuali stati anemici che le impediscono di donare il sangue. Tuttavia, è comunque possibile donare il plasma, emocomponente indispensabile per la produzione di farmaci salvavita.

Genericamente le donne possono donare il sangue ogni sei mesi, mentre per gli uomini l’intervallo tra una donazione e l’altra è minore ed è di soli tre mesi. Questa differenza è resa necessaria dal ciclo mestruale e dall’evidenza che le donne sono maggiormente soggette a bassi livelli di emoglobina, condizione che non le rende donatrici ideali.  L’intervallo di tempo tra una donazione di plasma e l’altra, invece, è lo stesso per uomini e donne ed è di circa 15 giorni. Infatti, la plasmaferesi, al contrario della classica donazione, non incide sui globuli rossi e nemmeno sui livelli di ferro dell’organismo, proprio perché vengono rimessi in circolo nel corpo, subito dopo l’estrazione del plasma. Per queste ragioni, la donazione di plasma è particolarmente indicata per il genere femminile.

Se infatti la donazione di sangue è consentita a tutti i maggiorenni con un peso superiore ai 50 kg, in buona salute e con livelli di emoglobina superiori a 12.5gr/dl, la donazione di plasma è possibile anche con livelli di emoglobina minimi di 11.5gr/dl.

Per favorire l’accesso del pubblico femminile ai centri di raccolta sono stati ampliati gli orari di apertura favorendo sedute pomeridiane, o nel weekend.   

Come e dove donare:

Per candidarsi alla donazione di sangue bisogna aver compiuto 18 anni, pesare non meno di 50 chilogrammi, godere di buona salute e condurre uno stile di vita sano.

Dopodiché è possibile prenotare una visita di idoneità preliminare nei centri di raccolta sangue più vicini alla propria abitazione.

Nel corso della visita un medico accoglierà l’aspirante donatore/donatrice per un colloquio, una visita e un prelievo del sangue necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti, in modo da accertare l’idoneità.

È possibile donare in 15 centri di raccolta sul territorio metropolitano: Casa dei Donatori di Sangue, Ospedale S. Orsola, Ospedale Bellaria, Bazzano, Budrio, Castel Maggiore, Castiglione dei Pepoli, Imola, Loiano, Medicina, Molinella, Porretta Terme, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale e Vergato.   

25 commenti:

  1. Il Giaqppone vieta di utilizzare il sangue donato dai vaccinati-covid per le trasfusioni, non è buono e si coagula subito, perchè in Italia non si vieta? Noi dobbiamo avere sangue di serie "B"?

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    1. Forse Fabbriani è giunto il momento di filtrare anche i commenti oltretutto assolutamente fake dei decerebrati come l'anonimo 12:45.

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  2. 15:24 in base a cosa 12:45 è fake decerebrato e non lo sei tu od io?
    Non vedo perché si dovrebbe esercitare censura.

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    1. Si chiama "moderazione dei contenuti e dei commenti", a cui sarebbe tenuto chiunque tiene un sito, blog o social di qualunque tipo.

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    2. La domanda giusta non è in base a cosa è falso, ma in base a quale fonte seria e certificata è vera?

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  3. Caro anonimo delle 15:24, sai quante volte gli è stato chiesto??? Ma a Fabbriani piace pubblicare questi commenti deliranti, privi di ogni fondamento e senza aver mai fatto una volta fact checking. Delle due una: o anche Fabbriani è un no vax, oppure pensa che questi commenti siano un modo per animare il suo blog ed avere sempre più clic. Clic da esibire a potenziali sponsor? Chissà... Peccato perchè questo blog sarebbe un bel media per le notizie locali.

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    1. Penso la sua analisi sia corretta, non saprei se il gestore del blog è un novax, ma anche se lo fosse penso che non tutti i novax sposino le totali idiozie scritte dall'anonimo 12:45, per cui benissimo una chat che fa aumentare la pubblicità, molto male che lo faccia lasciando spazio a notizie palesemente false, fatte circolare su facebook a cui qualche "mente debole" purtroppo ha creduto e tenta di divulgarle a sua volta.

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  4. Per non parlare di commenti che puzzano palesemente di razzismo e antisemitismo.
    Il giusto ragionamento fatto nel post delle 21:16 va esteso anche a questi temi, se vogliamo.

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  5. La narrativa "covid" allo scoperto.
    Milano. Accordo tra un ospedale e un paziente in vista di un'operazione chirurgica: il paziente ha ottenuto la possibilità di avere sacche di sangue "dedicate" da donatori compatibili e non vaccinati Covid, senza la spike vaccinale. I giuristi di Arbitrium: «Vittoria di libertà, che stabilisce un principio nel corretto uso dell'autodeterminazione».

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    1. "un ospedale" e "un paziente", fonti certissime.

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    2. Se vai in ospedale in Russia le sacche dedicate te le fanno al volo, includendo una bella dose di Polonio.

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  6. 22.41, 22.43, 22.45, 22.55, Stessa persona impazzita.

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    1. Tu sicuramente sei il fenomeno 12:45 e 18:30 invece

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  7. LE FONTI..secondo il PDino se non sono gestite da HERA non sono affidabili.

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    1. "un ospedale" non vuole dire un emerito quazzo di niente.

      "un paziente" la stessa cosa.

      ...serve "un disegnino"?

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    2. L'unica cosa da fare gestire ad Hera è il tuo cervello bacato. Va nell'umido.

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    3. Se scrivi "ammiocuggino su fessbuk" e "Peppino u' fornaio su instasbramm" sei più preciso e utilizzi fonti 100 volte più verificate e sicure, eh.

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  8. SANGUE DI NON VACCINATI. QUINDI HANNO BANCHE DIVERSE DEL SANGUE? E PERCHE'?

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    1. Perché il sangue dei novax va tenuto separato, o si trasmette anche l'imbecillità a chi usa la zucca senza farsi pugnette mentali da lobotomizzato. Semplice.

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  9. Si alla donazione, No alle puttanate dei novax.

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  10. 12.33. 12.35, 12.36, 13.47, 22.54, 15.44, Super troll impazzito, sempre lo stesso.

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    1. Impazzito sarà tuo cuggino, quello che fa l'accordo con un sedicente ospedale per ricevere sacche dedicate che non esistono da nessuna parte.

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    2. Lascialo perdere essendo un novax è un sottosviluppato!

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