giovedì 28 dicembre 2023

Scoperti dai finanzieri 8 lavoratori in nero, di cui 1 minorenne

In tre percepivano dell’indennità  di disoccupazione

 

Il Comando della Guardia di Finanza informa:


Attraverso  l’incrocio di Banche dati, affiancato da appostamenti, sono stati avviati tre controlli che hanno portato alla scoperta di 8 lavoratori in nero, di cui 6 italiani, 1 pakistano ed 1 venezuelano. Tra questi anche un minorenne, senza preventiva comunicazione obbligatoria per l’inizio del rapporto di lavoro.

Le mansioni a cui erano adibiti rientravano nelle classiche figure professionali  della ristorazione come quella del cameriere e del lavapiatti. Successivi approfondimenti operati dai militari della Compagnia di Imola, hanno fatto emergere che tre dei lavoratori individuati erano percettori dell’indennità mensile di disoccupazione (NASpI)_: di conseguenza è stata avviata la procedura per l’interruzione del sussidio e il recupero delle somme indebitamente percepite. Inoltre, anche sulla base delle dichiarazioni rilasciate dai diretti interessati, è stato possibile appurare che gli stessi venivano retribuiti con strumenti di pagamento non tracciabili.

Pertanto, per tutti e tre gli esercizi commerciali, è stata proposta all’Ispettorato del lavoro la sospensione dell’attività per l’impiego di personale in nero superiore al 10% del totale dei lavoratori subordinati presenti, così come previsto dall’art. 14 del D.Lgs. n.81/2008. Inoltre sono state comminate sanzioni amministrative che oscillano tra circa  24.000 a 78.000 euro  oltre che le relative diffide per la regolarizzazione dei rapporti di lavoro. 

Il contrasto al sommerso da lavoro costituisce uno dei principali obiettivi della Guardia di Finanza, in quanto il lavoro nero sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.

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