Gli "ingredienti" della 104° edizione della Corsa Rosa
L’Unità d’Italia, Dante Alighieri, il 90° compleanno della Maglia Rosa (indossata per la prima volta nel 1931 – prima tappa vinta da Learco Guerra e Giro vinto da Francesco Camusso), le grandi montagne, i paesaggi, i borghi e le città italiane, le Olimpiadi invernali e il ricordo di grandi uomini e campioni che hanno dato lustro al ciclismo e al Giro d’Italia sono alcuni degli ingredienti della 104^ edizione della Corsa Rosa in programma dall’8 al 30 maggio.
La Grande Partenza e la prima settimana
A 10 anni di distanza dall’ultima volta, e nel 160° Anniversario dell’Unità d’Italia, Torino e la Regione Piemonte ospiteranno la Grande Partenza del Giro d’Italia. La prima frazione sarà una cronometro individuale di 9 chilometri per le vie di Torino; la seconda una tappa adatta ai velocisti da Stupinigi (Nichelino) a Novara (173 chilometri) mentre la terza partirà da Biella per terminare a Canale dopo 187 km (tappa mossa adatta ai finisseur o ai colpi di mano). Primo arrivo in salita, nella quarta tappa, a Sestola con partenza da Piacenza. La parola ai velocisti nella Modena – Cattolica di mercoledì 12 maggio. Sesta frazione molto insidiosa con 3.400 metri di dislivello che porterà il gruppo dalle Grotte di Frasassi ad Ascoli Piceno (San Giacomo) con due Gpm nel mezzo e l’arrivo posto quota 1090 m. La Notaresco – Termoli (178 km) è una tappa adatta ancora alle ruote veloci del gruppo. Sabato 15 maggio la Foggia – Guardia Sanframondi (173 chilometri) con ancora difficoltà altimetriche (3.400m di dislivello) con il GPM di Bocca della Selva a 53 km dal traguardo. Inedito arrivo in salita in Abruzzo, a Campo Felice, nella frazione di domenica 16 maggio con partenza da Castel di Sangro. Una tappa con ancora 3.400 m di dislivello che prevede tre Gran premi della Montagna prima dell’erta finale. La 10^ tappa di lunedì 17 maggio, da L’Aquila a Foligno, potrebbe adattarsi a fughe da lontano o colpi di mano nel finale. Martedì 18 è previsto il primo giorno di riposo del Giro.
La seconda settimana
Si riparte, mercoledì 19, con una tappa che promette spettacolo da Perugia a Montalcino (Brunello di Montalcino Wine Stage) con una prima parte ondulata mentre negli ultimi 70 chilometri 35 saranno di Strade Bianche. L’ultimo arrivo a Montalcino, nel 2010, vide Cadel Evans aggiudicarsi la tappa in Maglia Iridata in una giornata contraddistinta dalla pioggia e dal fango. La Siena – Bagno di Romagna (Tappa Bartali) renderà omaggio a due uomini speciali che hanno reso grande il ciclismo: Gino Bartali e Alfredo Martini. La corsa toccherà, infatti, sia Ponte a Ema che Sesto Fiorentino per concludersi a Bagno di Romagna dopo 3 GPM e 3.700m di dislivello. Nel ricordo di Dante Alighieri, nel settecentesimo anniversario dalla morte, la 13^ tappa da Ravenna (dove il Sommo Poeta è sepolto) a Verona che attende gli sprinter. Sabato 22 maggio, con partenza da Cittadella, è il giorno del temuto Zoncolan (si sale dal versante di Sutrio). L’unica volta che fu affrontato da quel versante risale al 2003 con la vittoria di Gilberto Simoni. La Grado –Gorizia, frazione adatta ai finisseur, prevede un circuito, da ripetere tre volte, che sconfinerà nella vicina Slovenia. La Sacile – Cortina d’Ampezzo, di lunedì 24 maggio, chiuderà la seconda settimana. E’ il tappone Dolomitico con il Passo Fedaia (Montagna Pantani), il Passo Pordoi (Cima Coppi) e Il Passo di Giau prima del traguardo nella città che ospiterà nel 2026 le Olimpiadi Invernali.
La terza settimana
Dopo il secondo giorno di riposo si riparte con un’altra tappa di montagna da Canazei a Sega di Ala (arrivo in salita inedito per il Giro). Da scalare, prima dell’ascesa finale, il Passo san Valentino. Giovedì 27 maggio, la 18^ tappa da Rovereto a Stradella. Una frazione insidiosa con diversi strappi nel finale tra le colline dell’Oltrepò Pavese. Muoverà da Abbiategrasso la tappa numero 19 che terminerà sull’Alpe di Mera in Valsesia (arrivo inedito). Questa frazione con 3.700m di dislivello comprende anche l’ascesa del Mottarone e quella della Colma di Varallo. Da Verbania partirà una tappa contrassegnata da 5 stellette di difficoltà e 4.800 m di dislivello che terminerà sull’Alpe di Motta nella Valle Spluga in Valtellina. Da scalare anche il Passo San Bernardino e il Passo dello Spluga, due salite che porteranno il gruppo oltre i duemila metri. Gran finale, domenica 30 maggio, con una cronometro individuale di 29,4 km che partirà da Senago e terminerà sotto il Duomo di Milano.
Inviato da Dubbio
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