lunedì 29 marzo 2021

Sanzione di 5 milioni ad Autostrade per l’Italia S.p.A. per pratica commerciale scorretta

La società non ha adeguato né ridotto il pedaggio nei tratti in cui si registrano critiche e persistenti condizioni di fruibilità del servizio autostradale con lunghe code e tempi di percorrenza elevati, causati dalle gravi carenze da parte della società nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture che hanno richiesto interventi straordinari per la messa in sicurezza.

immagine allegataL’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso l’istruttoria avviata il 10 giugno 2020, sanzionando Autostrade per l’Italia S.p.A. (ASPI), società concessionaria della gestione e della manutenzione di oltre 3.000 km di rete autostradale in Italia. L’Antitrust ha accertato una pratica commerciale scorretta in relazione ad alcune condotte attuate sulle autostrade A/16 Napoli-Canosa, A/14 Bologna-Taranto, A/26 Genova Voltri-Gravellona Toce e, per le parti di sua competenza, A/7 Milano-Serravalle-Genova, A/10 Genova-Savona-Ventimiglia e A/12 Genova-Rosignano.

In particolare, l’Autorità ha appurato una consistente riduzione delle corsie di marcia e/o specifiche limitazioni - per lunghi tratti delle Autostrade citate - della velocità massima consentita. Ciò ha comportato un notevole disservizio e un forte disagio ai consumatori in termini di code, di rallentamenti e quindi di tempi di percorrenza molto più elevati, senza prevedere un adeguamento o una riduzione dell’importo richiesto a titolo di pedaggio ai consumatori. L’AGCM ha poi rilevato che sono risultate inadeguate le modalità informative sulle eventuali procedure di rimborso, come emerso in relazione all’Autostrada A/14 Bologna-Taranto, allorché le informazioni fornite sono rivelate omissive, inadeguate, intempestive, insufficienti quanto al modo di diffusione e non idonee a compensare i disagi arrecati agli utenti.

Secondo l’Autorità gli elementi raccolti hanno evidenziato che, negli ultimi due anni, i tratti autostradali in questione sono stati spesso interessati da consistenti disagi nella viabilità e nella regolare fluidità della circolazione, a causa di gravi carenze da parte della società nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture ad essa affidate in concessione e ai conseguenti massicci interventi di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza di numerose tratte autostradali. I disagi si sono verificati, in particolare, nell’area ligure e abruzzese-marchigiana, determinando altresì gravi danni all’economia, soprattutto nei settori secondario e terziario e alle imprese di trasporto, per i maggiori tempi di percorrenza degli operatori e i riflessi sulle imprese destinatarie delle merci.

Per l’Antitrust quel che accade è pienamente ascrivibile alla responsabilità di ASPI e integra una pratica commerciale scorretta in violazione degli articoli 20, 22, 24 e 25 del Codice del Consumo. Per questo l’Autorità ha applicato una sanzione - pari al massimo edittale - di 5 milioni di euro. Autostrade per l’Italia S.p.A. dovrà anche pubblicare un estratto del provvedimento sul proprio sito internet e su uno dei quotidiani a maggiore tiratura nazionale.


3 commenti:

  1. Buongiorno.bene perfetto,adesso aspettiamoci a breve un altro aumento dei pedaggi.

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  2. Alle Autostrade costa meno la multa che la manutenzione.

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  3. Considerati fatturati e utili delle "galline dalle uova d'oro" 5M è come si vi multassero di 2€.
    Praticamente nulla.
    Le sanzioni, per avere una qualche efficacia, devono essere una percentuale (non zero virgola zero...) del fatturato (ad esempio il 5%)!

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