sabato 23 novembre 2019

E' morto Mario Nanni: prima partigiano, poi artista

Il rimpianto di Saliera: "Il Comune di Bologna non gli tributò il Nettuno d'oro"

Mario Nanni con Simonetta Saliera

Riceviamo

"Da oggi il mondo della cultura è più povero: con la morte di Mario Nanni scompare l'ultimo 'maestro informale bolognese'". Così Simonetta Saliera, presidente del Consiglio regionale, ricorda Nanni, scomparso a 97 anni: prima partigiano, poi artista. "Lo ricordo come una persona di spessore e di grande umanità a cui siamo tutti grati per quanto di bello ha fatto
per la nostra comunità. Ai suoi cari, a quanti hanno avuto l'onore di conoscerlo e di lavorare con lui vanno le nostre più sentite condoglianze".

Nanni fu giovane partigiano nella brigata Stella Rossa agli ordini di Mario 'Lupo' Musolesi, e contribuì alla ricostruzione del Comune di Monzuno. Dedicò poi la sua vita all'arte, sperimentando le più moderne tecniche pittoriche e ricevendo tributi e gratificazioni a livello nazionale e internazionale, dalla Biennale di Venezia ai principali musei d'arte.

"Uomo coraggioso, aperto alle sfide, nel Nanni 2017 accettò di collaborare alla rinascita culturale dell'Assemblea legislativa regionale non solo donando proprie opere, ma accettando di inaugurare la partecipazione del parlamento regionale a ArteFiera-ArtCity con la sua personale 'Mappe, Segno, Ambiente'", ricorda una nota dell'Assemblea legislativa. "Nel 2017 Saliera e l'assessore al Comune di Monzuno Pavesi avevano più volte sensibilizzato, purtroppo senza risultato, il Comune di Bologna affinché insignisse Nanni del Nettuno d'Oro come riconoscimento di una vita dedicata alla passione civile e all'arte. La proposta fu sostenuta da un gran numero di artisti di livello internazionale (da Otto Gabos a Mirta Carroli, da Maurizio Osti a Nanni Menetti, da Claudio Spadoni, già direttore di Arte Fiera, a Sandra Festi) che sottoscrissero un appello pubblico".

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