Sono
state approvate dalla Giunta Regionale, le informazioni relative
alla microraccolta
dell'amianto.
Le linee
guida
pubblicate definiscono procedure uniformi su scala regionale al
fine di facilitare l’attività di rimozione, definita
microraccolta, di piccole quantità di Materiale
Contenente Amianto
(MCA)
in matrice compatta.
Sarà quindi responsabilità dei cittadini agire nel rispetto delle norme di natura sanitaria e ambientale a tutela della salute dell'uomo e dell’ambiente. Alla base dell’azione vi è anche la necessità di ridurre i rischi di esposizione all’amianto nell’ambito delle abitazioni civili e i rischi per la collettività derivanti da un non corretto smaltimento dei rifiuti contenenti amianto.
Le
linee guida si inseriscono nel Piano
Amianto della Regione Emilia-Romagna
approvato con delibera di Giunta n.1945 del 4 dicembre 2017
che hanno previsto inoltre l'istituzione di archivi
di lavoratori attualmente
o precedentemente esposti all’amianto; un ulteriore rafforzamento
dell’attività
di vigilanza e controllo;
la presa in carico “globale” dei pazienti
con mesotelioma,
per fornire la migliore
assistenza sia in ospedale che sul territorio
garantendo anche il supporto medico-legale e psicologico.
Tra le attività previste anche la mappatura degli edifici con presenza di amianto: scuole di ogni ordine e grado, ospedali e case di cura, impianti sportivi, grande distribuzione commerciale, istituti penitenziari, cinema, teatri, sale convegni, biblioteche, luoghi di culto. Al 31 dicembre 2016 erano 1198 siti, pubblici o di pubblico accesso, dove l’amianto è stato totalmente rimosso in oltre il 70% dei casi; i rimanenti sotto controllo e messi in sicurezza.
Tra le attività previste anche la mappatura degli edifici con presenza di amianto: scuole di ogni ordine e grado, ospedali e case di cura, impianti sportivi, grande distribuzione commerciale, istituti penitenziari, cinema, teatri, sale convegni, biblioteche, luoghi di culto. Al 31 dicembre 2016 erano 1198 siti, pubblici o di pubblico accesso, dove l’amianto è stato totalmente rimosso in oltre il 70% dei casi; i rimanenti sotto controllo e messi in sicurezza.
Per
eventuali segnalazioni, per informazioni o per qualsiasi
problema che riguardi la presenza di amianto è possibile
rivolgersi ai Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende
Usl, che si avvalgono dell'Arpae (l'Agenzia prevenzione
e ambiente dell'Emilia-Romagna) per le eventuali valutazioni
tecniche.
Sembra che l'amianto sia un materiale quasi scomparso, veramente tutte le aziende da Vergato a Casalecchio ne sono tappezzate, Sasso compreso, le istituzioni Comunali sanno che l'amianto è pericoloso almeno dal 1973 ma hanno lasciato che in edilizia si utilizzassero lastre in cemento amianto, secondo me adesso dovrebbero caricarsi non solo dello smaltimento ma anche dei morti per mesotellioma.
RispondiEliminaL'eternit è presente(in 3-4 posizioni) anche ai bordi della pista ciclopedonale Fontana-Ponte Albano,dove parecchi vanno a fare passeggiate e corse salutari.
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