mercoledì 16 maggio 2018

Caro presidente Bonaccini, blocca la riorganizzazione dell’Ospedale di Vergato. Non va bene !

 
Ci è stata inviata la risoluzione 
presentata dal consigliere
regionale di Lega Nord, Daniele 
Marchetti ( nella foto), all’Assemblea
legislativa della Regione Emilia 
Romagna che riportiamo: 

Premesso che:
 
 
-  Il Consiglio comunale di Vergato del 10 maggio ha approvato
 a maggioranza un ordine del giorno per fare il punto sul 
riordino dei servizi territoriali e ospedalieri del Distretto 
dell’Appennino Bolognese, confermando di condividere il 
piano operativo 2018 predisposto dall’AUSL e accolto dal 
Distretto dell’Appennino bolognese, ma chiedendo anche 
certezze sulle modalità e i tempi di attuazione.

-       Il Piano di riordino dei servizi approvato lo scorso anno 
prevede il mantenimento delle funzioni dell’Ospedale di 
Vergato per i pazienti in fase acuta, con l’implementazione al 
suo interno delle cure intermedie ed il potenziamento dei 
servizi della Casa della Salute mentre per il reparto di ortopedia
 è prevista una riorganizzazione che individua per l’ospedale di 
Vergato il mantenimento di una attività chirurgica 
ambulatoriale e di day surgery, in grado di rispondere 
teoricamente ai bisogni più diffusi sul territorio, e per l’ospedale
di Porretta la concentrazione delle attività chirurgiche.

Considerato che:
-       Concernente al riordino del Distretto Appennino Bolognese,
il piano di riassetto delle attività del Distretto dell’Appennino 
Bolognese, approvato dai sindaci riuniti in Comitato di Distretto 
in data 15 settembre 2017 e sottoposto all’esame della 
Conferenza Territoriale Socio  Sanitaria Metropolitana in più 
occasioni, l’ultima delle quali il 18 dicembre 2017, non è 
indipendente dal riordino generale metropolitano. 

-       Tale riordino si colloca nel quadro più ampio delineato nel 
Piano di Programmazione ed Innovazione dell’Assistenza 
Territoriale e della Rete Ospedaliera dell’area metropolitana, 
rispetto al quale la ridefinizione delle attività in ambito 
distrettuale non può che avvenire in coerenza con quanto previsto
 per l’intero ambito metropolitano.

Ritenuto che:
-       Se l’attività chirurgica ortopedica cosiddetta “pesante” 
venisse trasferita presso l’Ospedale di Porretta, i pazienti in un 
secondo momento dovrebbero essere trasferiti a Vergato 
all’OSCO per il ricovero in lunga degenza e per lo svolgimento 
dell’attività fisioterapica di recupero;

-       L’ospedale di Vergato risulta più centrale sull’asse della 
Valle del Reno, meno distante da Bologna e meglio servito dai 
trasporti pubblici, condizioni che potrebbero portare un maggior 
carico di lavoro per la stessa struttura;

-       Il timore espresso da molti è che, dopo il trasferimento, sia 
il punto di Vergato che quello di Porretta registreranno un calo di
 accessi, che porteranno poi alla chiusura definitiva e che a 
risentirne maggiormente saranno i cittadini cosiddetti fragili e 
pluripatologici;

Rilevato che:
-       In mancanza del Piano di Programmazione ed Innovazione 
dell’Assistenza Territoriale e della Rete Ospedaliera dell’area 
metropolitana non è possibile effettuare un riordino come previsto
 dal Consiglio comunale di Vergato del 10 maggio;

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE:
 
-       A bloccare immediatamente qualsiasi trasferimento e 
riorganizzazione dell’Ospedale di Vergato vista la mancanza del 
Piano di Programmazione ed Innovazione dell’Assistenza 
Territoriale e della Rete Ospedaliera dell’area metropolitana.

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