venerdì 7 dicembre 2012

BOLOGNA – UOMO FERITO ALL'ADDOME CON ARMA DA TAGLIO.




Questa mattina, venerdì 7 dicembre, intorno alle 7,  a Bologna in via del Lavoro (lungo la pista ciclabile all’incrocio con via Cleto Tomba) un passante ha segnalato la presenza di una persona di colore accasciata al suolo con una ferita al ventre.
I Carabinieri , immediatamente intervenuti, hanno constatato che effettivamente l’uomo, poi identificato in un cittadino keniota di 33 anni, aveva  una grave ferita all’addome prodotta da un’arma da taglio. Soccorso dai sanitari del 118, è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Maggiore.
Gli investigatori dell’Arma sono al lavoro per ricostruire la dinamica dei fatti che hanno portato al ferimento della persona.
  


Il Comando provinciale dei Carabinieri, alle 18.30, ha diramato questo aggiornamento sul caso dell’UOMO TROVATO FERITO IN VIA DEL LAVORO.
Gli accertamenti hanno confermato l’ipotesi di un tentativo di suicidio messo in atto da WIZO Moses Peter Dadda, 33enne keniota, celibe, disoccupato con precedenti di polizia, verosimilmente riconducibile ad uno stato depressivo.
L’uomo, regolarmente ospite di appartamenti psichiatrici gestiti dalla cooperativa ‘Martin Pescatore’, affetto da ‘schizofrenia disorganizzata’, si sarebbe inferto una ferita al ventre con un coltellino svizzero (rinvenuto e sequestrato) per poi lanciarsi dalla finestra dell’appartamento posto al quinto piano dello stabile.
Il malcapitato, ricoverato presso il reparto di rianimazione dell’ospedale Maggiore, è deceduto nel pomeriggio.
Il Sostituto Procuratore della Repubblica Dr. Rossi, questa mattina intervenuto sul luogo del fatto, ha disposto il trattamento amministrativo della salma.

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