L’amministrazione
comunale di Vergato ha incontrato i cittadini di Tolè per discutere la
questione dell’installazione dei pannelli fotovoltaici sul territorio. Un
confronto serrato, in cui il sindaco Argentieri ha ribadito la propria
disponibilità al dialogo, precisando tuttavia che la sua apertura nei confronti
dei residenti era stata fraintesa: all’incontro non era prevista la presenza di
rappresentanti della ditta installatrice.
Durante il
dibattito, i cittadini di Tolè hanno espresso le loro preoccupazioni,
evidenziando il possibile degrado paesaggistico, il timore di inquinamento
radioattivo, l’impatto sul turismo locale e sulle coltivazioni tipiche, come la
Patata di Tolè, riconosciuta con il marchio De.Co. È stata inoltre segnalata la
difficoltà di costruire nuove abitazioni a causa della presenza dei pannelli,
come denunciato da un costruttore edile che ha perso una commessa. Tra le altre
criticità sollevate, anche la tutela delle numerose sorgenti di acqua salutare
presenti nella zona.
Il sindaco
Argentieri ha assicurato di farsi carico delle preoccupazioni della comunità,
ricordando tuttavia che le energie rinnovabili godono di una corsia
preferenziale a livello legislativo, come stabilito dal Parlamento europeo. Ha
inoltre precisato che il Comune di Vergato ha trasmesso la questione agli
uffici regionali competenti, i quali non hanno rilevato irregolarità,
autorizzando quindi l’installazione dei pannelli.
Nonostante ciò, i cittadini non intendono arrendersi e stanno valutando ulteriori strategie di opposizione, sottolineando la necessità di un’azione condivisa da tutta la comunità di Tolè.
Inquinamento radioattivo? Con cosa funzionano i pannelli, col sole o con uranio 238...Fermo restando che pure io sono contrario all'installazione dei pannelli.
RispondiEliminaArgentieri, perchè si ineressa di sta roba nefasta? Non vedo mica divise militari, allora perchè vuole occuparsene? Lasci stare grazie..
RispondiEliminaLa tecnologia del fotovoltaico non genera alcuna radioattività, non si mettano in giro notizie false! Ricordo ai residenti che in Italia si continua a pagare l'energia a costi più alti degli altri paesi europei e che siamo bersagliati dai picchi di aumento dei prezzi senza possibilità di calmierarli sufficientemente con le produzioni del RINNOVABILE, ancora insufficienti nel paese. Quindi bastonati più di tutti! Avanti così che siamo i più furbi!
RispondiEliminaL idroelettrico di Bargi va rimesso in funzione al più presto…non inquina, produce molto di più di tutti quei progetti “devastanti” di eolico e fotovoltaico messi insieme.
EliminaIl futuro è eolico.
RispondiEliminaNella sua testa..
EliminaSono d'accordo di poter puntare sull'eolico. Solo che non si riesce mai ad installare delle pale in Italia perché non le vuole nessuno. Nascono i comitati per non farli installare... casini vari...
EliminaIl futuro sarà un mix energetico da rinnovabili, col fossile a sparire!!!
RispondiEliminaE sarà sempre più cosi, grazie alla riduzione dei costi di pannelli e turbine.
EliminaLe fonti fossili mano a mano che ne scemerà il consumo diventeranno sempre più costose, sempre meno incentivate e quindi poco convenienti.
il futuro è alcoolico
RispondiEliminaCaro anonimo delle 16.25, Ok Bargi, ma quando funziona! Non capiamo che ci vuole ridondanza dei sistemi, Bargi da solo non basta ovviamente a sostituire il fossile.
RispondiEliminaDobbiamo imparare dai cinesi che da maggiori produttori di CO2 in passato sono diventati i più green di tutti, abbandonando progressivamente le fonti fossili. Studiate, studiate e ancora studiate!
Pale eoliche in vetroresina= rilascio di fibre tossiche in qualsiasi direzione, se non si sanno le cose meglio stare zitti, rispiarmiare energia elettrica, oppure mandare affanchelo la Von Der Yenen e PD, ricominciare ad acquistare il gas dalla Russia che ce lo darebbero a un prezzo quasi gratis a netto delle tasse e accise
RispondiEliminaEh, infatti, se non si sanno le cose meglio non postare minchiate su fibre disperse, altroché.
EliminaGrande Fibra
RispondiEliminaEsiste un problema che nessuno cura, quando i pannelli saranno esauriti , chi li deve disinstallare?
RispondiEliminaQuando devi rittamare la tua auto, cosa fai? Pensa, non è difficile, ci puoi arrivare senza.nemmeno usare uno sgabello.
EliminaIl proprietario/concessionario, e esauriscono la capacità di generare elettricità tra almeno 25 anni.
RispondiEliminaNon se ne può più di questi ignaranti GREEN fanno solo danni e sono la disperazione per l'ambiente, quando arrivano loro...desertificazione e morte.
RispondiEliminaMa basta con ste vaccate, fatevi una vita.
EliminaPiuttosto rottamate la baracca dell'orto dietro casa con il tetto in eternit che avete lì dal 1976.
fibre disperse, E' VERO!
RispondiEliminaCome una banconota da 13€
EliminaDopo la radioattività del fotovoltaico ora le fibre disperse delle pale, come fossero spandiconcime!!! Che bufalate stratosferiche! L'unico problema della tecnologia green è l'impatto estetico, quello si! Il resto sono tutte castronate. Se pensate che ormai sia i pannelli che le pale possono essere riciclati al 100% e pure in Italia, ditemi voi se dobbiamo morire di fossile! Studiate e studiate capiscioni da strapazzo
RispondiEliminaLe pale sono in acciaio o in alluminio, rivestite con uno strato (coating) in carbonio proprio per evitare al massimo l'usura e farle durare almeno 25 anni, visto che montaggio e smontaggio hanno un costo non indifferente.
EliminaTutto materiale riciclabile, del resto.
Probabilmente chi spara queste assurdità produce più microplastiche in un anno a furia di imballaggi abbandonati in giro.
Le pale sono in acciaio o in alluminio, rivestite con uno strato (coating) in carbonio proprio per evitare al massimo l'usura e farle durare almeno 25 anni, visto che montaggio e smontaggio hanno un costo non indifferente.
EliminaTutto materiale riciclabile, del resto.
Probabilmente chi spara queste assurdità produce più microplastiche in un anno a furia di imballaggi abbandonati in giro.
Ma si, dai, “capiscione da strapazzo”, dimmi su quali testi studi. E vendiamo le nostre terre agricole alle aziende di energia per i pannelli. Vedi val padana, colline, e montagna. Abbattiamo i nostri boschi per le pale e tonnellate di cemento armato. Diamo il via libera a tutti, per il “futuro sostenibile”. Freghiamocene della natura, dell’ambiente del paesaggio, delle nostre terre. Abbiamo bisogno di energia elettrica per scrivere su questo blog, per vedere la tv e caricare il cell. Ma senza sole i pannelli non producono e senza vento le pale non girano. C’è bisogno di alternative, chissà come mai non se ne parla…esiste solo la CO2, va di moda…
EliminaDi certo non sull'Almanacco di Topolino come voi altri pirla no-tutto.
EliminaSalutami le emissioni radioattive delle ciabatte di tua nonna.
Porca miseria ma allora non capisci niente, le pale dei generatori sono fatte di vetroresina, girando fanno attrito con l'aria che le consuma, ci sono un sacco di video da vedere, se ti conoscessi te li porterei a casa, le pagliuzze di vetro sono dannose per uomini e per gli animali, una pala sparge vetroresina per un circolo di almeno 3 chilometri, inoltre ..prova a conferire pannelli in vetroresina ai centri di raccolta comunali e vedrai che non li vogliono vedere neanche in foto. le pale in vetroresina non possono essere riciclate, chissà chi è il capiscione pallonaro.
RispondiEliminaVacca boia, ma allora io mi salvo!
Elimina...sto a 3 km e mezzo da Tole'!
Anonimo delle 18:51 forse anche lei deve studiare prima di commentare. Le fonti rinnovabili in Cina sono solo il 5%. Tutto il resto dell’energia prodotta è ancora a Carbone, petrolio e gas. E l’Italia non è Grande come la Cina. Dobbiamo limitare il consumo di territorio e pensare a Nuove alternative e ripristinare quelle esistenti. Per produrre la medesima quantità di energia della centrale di Bargi ci vogliono 10 parchi eolici da 36 megawatt con minimo 70 pale eoliche, che poi funzionano solo quando c’è vento. Ha idea di cosa stiamo parlando in termini reali?
RispondiEliminaRibadisco che rimettere in funzione la centrale di Bargi sia prioritario. Non inquina, si autoalimenta col bacino del Brasimone, produce corrente di continuo, di giorno e di notte, con il solo ricircolo dell’acqua. Abbiamo già una fonte di energia green senza “impegnare” altro territorio. Studi anche lei. Buonasera.
Mamma mia quante stron..te tocca leggere!
RispondiEliminaSta cosa delle fibre dalle pale eoliche sarebbe come dover andare tutti in giro scalzi perché l’usura delle suole potrebbe liberare microplastiche, vernici e altro, o smettere di usare automobili non già per l’inquinamento dei motori a combustione ma per il rischio che la vernice della carrozzeria logorandosi inquina.
Le tue..le più grosse
RispondiEliminagne gne gne, soccmel che branco di bimbiminkia che siete.
EliminaQuello che ancora non si capisce è la localizzazione di questi mefitici pannelli solari , si sa esattamente il posto esatto?
RispondiEliminaChi si oppone e il sindaco ne avranno parlato no? O è una roba filosofica?
Con le fibre in vetroresina delle pale eoliche a
RispondiEliminaEcchedue pale!
RispondiEliminaBasta co' ste fibre, l"argomento è il Foto Voltaico.