Sabato prossimo, 22 marzo, alle 10, la cittadinanza è
invitata a Castel del Rio, presso la Sala Magnus del Palazzo Alidosi, per un
incontro dedicato all’impatto ambientale ed economico dell’eolico industriale.
L’evento, organizzato dal comitato locale I
Nostri Crinali in collaborazione con il comitato No Eolico Industriale Firenzuola della rete TESS (Transizione Energetica Senza Speculazione),
vedrà la partecipazione di sindaci delle località coinvolte, rappresentanti
politici, tecnici ed enti interessati.
Eolico industriale e tutela del
territorio
Al centro del dibattito ci sarà il
progetto Monte La Fine e Monte Pratolungo,
insieme ad altre iniziative per la realizzazione di impianti eolici industriali
che stanno proliferando tra Emilia-Romagna e Toscana. Secondo i promotori
dell’incontro, questi interventi minacciano territori già fragili, colpiti
negli ultimi anni da alluvioni e frane, e mettono a rischio un modello di sviluppo
incentrato sul turismo sostenibile e sulla valorizzazione del paesaggio
appenninico.
L’Appennino tosco-emiliano è infatti
un’area ricca di biodiversità, caratterizzata da borghi storici, castagneti e
boschi di querce, frassini e faggi, oltre che da specie protette. Negli ultimi
anni, grazie alla crescente attrattiva del turismo “slow”, questi luoghi hanno
visto un’importante spinta economica, con esempi virtuosi come la Via degli Dei, che genera un indotto di
oltre 12 milioni di euro e ha favorito la nascita di agriturismi, bed &
breakfast e strutture ricettive lungo il percorso.
Quali alternative per un’energia
davvero sostenibile?
I comitati organizzatori denunciano
il rischio che i cosiddetti “parchi eolici” compromettano in modo irreversibile
il paesaggio, con deforestazioni, cementificazioni e la svalutazione del
patrimonio immobiliare, causando la fuga di turisti e abitanti. Durante
l’incontro, si discuteranno anche alternative realmente sostenibili per la
produzione di energia rinnovabile, con l’obiettivo di individuare soluzioni a
basso impatto ambientale e prive di speculazione finanziaria.
L’appuntamento
si propone quindi come un’occasione di confronto per valutare le scelte
energetiche del futuro, nel rispetto del territorio e delle comunità locali.
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