Nel corso del 2024, la Guardia di Finanza di Bologna, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha potenziato le attività di controllo all’aeroporto “Guglielmo Marconi” per contrastare il traffico illegale di flora e fauna protette. L'operazione rientra nell’ambito dell’applicazione della Convenzione di Washington (CITES) e del Decreto Legislativo n. 177/2016, con l’obiettivo di proteggere la biodiversità e arginare il commercio illecito di specie a rischio estinzione.
Le verifiche hanno riguardato circa 1.600 spedizioni commerciali, con
l’analisi documentale di 60.000 esemplari
tra importazioni ed esportazioni. A questi si aggiungono oltre 1.000 controlli sui passeggeri,
soprattutto in arrivo, che hanno portato al sequestro e alla confisca di:
- 6 kg di caviale di storione
(famiglia Acipenseridae);
- numerosi coralli
dell’ordine Scleractinia;
- circa 300 esemplari di orchidee
(famiglia Orchidaceae).
Gli esemplari sequestrati erano
sprovvisti della documentazione obbligatoria, tra cui il certificato di
importazione CITES e le etichette identificative. Alcuni di essi erano stati
occultati nei bagagli di passeggeri provenienti da Colombia, Federazione Russa, Cina e Maldive.
Ai responsabili sono state contestate
violazioni dell’articolo 2, comma 3, della Legge 150/1992, che prevede sanzioni amministrative da 3.000 a 15.000 euro. Le specie
confiscate rientrano nell’Allegato B del
Regolamento CE n. 338/97.
L’operato congiunto della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli si conferma un baluardo nella lotta ai traffici illeciti di specie protette, contribuendo alla tutela dell’ecosistema e al rispetto delle normative internazionali sulla biodiversità.
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