Foto d’archivio |
Un'operazione
su scala nazionale contro il traffico di droga e armi è stata condotta nelle
prime ore di oggi dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale di Bologna, con il supporto delle unità di Reggio Calabria,
Agrigento, Como e Sassari. Su disposizione della Direzione Distrettuale
Antimafia (DDA) di Bologna, sono state eseguite misure cautelari nei confronti
di tre cittadini italiani residenti nella provincia di Reggio Calabria: uno è
stato condotto in carcere, mentre gli altri due sono stati posti agli arresti
domiciliari.
Altre sei
persone, tra cui tre residenti a Imola, uno in provincia di Reggio Calabria,
uno a Sassari e uno in provincia di Como, sono state raggiunte da provvedimenti
di obbligo di dimora. Due ulteriori soggetti, di cui uno residente a Palmi e
destinatario di un'ordinanza di custodia in carcere, risultano attualmente
ricercati.
L'inchiesta,
avviata dalla Procura della Repubblica di Bologna, coinvolge complessivamente
26 indagati, tutti italiani. Già lo scorso 21 gennaio, nell’ambito della stessa
indagine, erano stati arrestati due cittadini di origine calabrese residenti a
Imola ed erano state effettuate numerose perquisizioni in Emilia-Romagna,
Lombardia, Calabria, Sardegna e Lazio. Sequestrati beni per un valore stimato
di circa 700.000 euro, tra cui immobili, quote societarie e autovetture.
Il ruolo delle chat criptate e la rete internazionale
L'operazione
trae origine dall’analisi di chat criptate scambiate su SKY ECC, acquisite
grazie alla collaborazione con Europol. Le informazioni raccolte hanno permesso
di individuare un’organizzazione criminale operante a Bologna e provincia tra
il 2020 e il 2021, dedita al traffico di stupefacenti e armi.
Le indagini,
sviluppate tra il 2022 e il 2023 attraverso intercettazioni, videoriprese,
pedinamenti e attività di osservazione, hanno ricostruito il modus operandi del
gruppo, coinvolto nell’importazione e distribuzione di ingenti quantità di
cocaina, hashish e marijuana, provenienti da Sardegna, Milano, Calabria e
Spagna. L’organizzazione gestiva inoltre un traffico illecito di armi, tra cui
pistole e fucili d’assalto.
Sempre
grazie all’analisi delle chat criptate, e con il supporto di Europol, gli
investigatori sono riusciti a individuare e catturare due latitanti calabresi,
localizzati rispettivamente nella Repubblica Dominicana e in Colombia.
I sequestri e i capi d’accusa
Nel
complesso, agli indagati sono stati contestati 47 capi d’imputazione, tra cui
associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e traffico
illecito di armi, reati finanziari ed estorsione.
Durante
l’operazione, le forze dell’ordine hanno sequestrato:
- 1 kg di cocaina
- 21,5 kg di marijuana
- 100 kg di hashish
- Due pistole semiautomatiche e
munizioni
Le indagini proseguono per individuare altri eventuali membri dell’organizzazione e ricostruire la rete dei traffici illeciti.
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