lunedì 7 ottobre 2024

Scoperta dalla Guardia di Finanza un’ impresa cinese "apri e chiudi" infedele al fisco

 Sequestrati macchinari e conti correnti


I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, attraverso attività di intelligence e l'uso delle banche dati, hanno scoperto due imprese nel Nuovo Circondario Imolese, il cui proprietario di nazionalità cinese avrebbe messo in atto un sistema fraudolento finalizzato all'evasione fiscale, seguendo il classico schema "apri e chiudi".

In particolare, le Fiamme Gialle della Compagnia di Imola hanno accertato che il soggetto, titolare di un'azienda di confezionamento abiti, avrebbe scientemente e sistematicamente saldato i debiti verso i fornitori, tranne quelli nei confronti del Fisco, accumulando oltre 500.000 euro di debiti fiscali. Successivamente, l'azienda è stata svuotata, con una cessione fittizia dei macchinari a una nuova società, formalmente intestata alla suocera ma priva di debiti tributari. L'imprenditore, però, ha continuato a gestire di fatto l'attività, operando nei medesimi locali, con gli stessi dipendenti, clienti e fornitori.

Il titolare effettivo e la sua prestanome sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Bologna per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, previsto dall'art. 11 del D.Lgs. 74/2000, che prevede pene detentive da uno a sei anni. Successivamente, i militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dall'Autorità Giudiziaria, finalizzato alla confisca fino alla concorrenza di 315.169 euro. Sono stati sequestrati 37 macchinari per la cucitura, un veicolo commerciale e tre conti correnti.

Questa operazione conferma l'impegno della Guardia di Finanza nella lotta alle frodi fiscali in ogni loro forma, con particolare attenzione ai circuiti fraudolenti volti all'evasione delle imposte dirette e indirette. Il fenomeno delle imprese "apri e chiudi" rappresenta una minaccia per il bilancio dello Stato e per l'economia legale, basata sul corretto funzionamento del mercato.

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