Foto d'archivio |
Aria pesante
a Marzabotto, dove lo sconcerto dei genitori è palpabile a causa di un grave
errore commesso dalla cooperativa che gestisce il servizio mensa scolastica. Un
fascicolo di 70 pagine, contenente dati sensibili delle famiglie iscritte al
servizio, è stato inviato per errore a tutti gli utenti. Il documento includeva
informazioni personali come nomi, cognomi, codici fiscali e perfino lo stato di
indebitamento delle famiglie verso la mensa. Questo ha generato forti reazioni
di indignazione nella comunità.
Si tratta di un invio non autorizzato, probabilmente dovuto a una distrazione, ma le conseguenze rischiano di essere pesanti. Nonostante la cooperativa abbia cercato di porre rimedio con una successiva email di scuse, il danno ormai è fatto e la richiesta di ritiro della documentazione appare tardiva. Le conseguenze legali sono imprevedibili e non si esclude la possibilità di querele.
Battistini e Castaldini |
L’accaduto è
stato immediatamente portato all’attenzione del capogruppo in consiglio
comunale di Marzabotto e candidato alle imminenti elezioni regionali per Forza
Italia, Morris Battistini. Dopo aver esaminato il documento incriminato,
Battistini ha commentato:
"Rimango
attonito di fronte a quanto accaduto. La divulgazione non autorizzata di dati
sensibili di numerose famiglie è una violazione gravissima del Regolamento
Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Il fascicolo conteneva non solo nomi
e cognomi, ma anche informazioni patrimoniali, mettendo a rischio la
riservatezza economica delle famiglie coinvolte. Nonostante le scuse, il danno
è fatto. Ritengo sia necessario un intervento immediato del Garante per la
protezione dei dati personali, per verificare quanto accaduto e proporre misure
correttive nella gestione dei dati in tutti gli appalti pubblici".
Battistini
ha inoltre sottolineato il rischio che questo incidente possa alimentare
tensioni sociali all’interno della comunità, evidenziando le difficoltà economiche
di alcune famiglie rispetto ad altre.
Anche la
capogruppo in Regione e candidata alle prossime elezioni per Forza Italia,
Valentina Castaldini, è intervenuta sulla vicenda, dichiarando: "È
sconcertante vedere con quanta leggerezza vengono trattati i dati sensibili
delle famiglie. Informazioni personali e patrimoniali non possono essere
divulgate in questo modo. Da tempo sostengo la necessità di una gestione
regionale coordinata dei dati personali. Speriamo che episodi come questo
spingano l’amministrazione a dare maggiore attenzione alle famiglie".
L’episodio
ha sollevato un dibattito che rischia di non limitarsi alla sola Marzabotto,
evidenziando problematiche di più ampia portata nella gestione dei servizi
pubblici e nella tutela della privacy dei cittadini.
La notizia della grave disattenzione ha suscitato preoccupazione anche da parte della sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi (nella foto). La prima cittadina ha subito chiarito che il Comune non ha alcuna responsabilità per l’inaccettabile violazione della privacy, sottolineando anzi come esso stesso sia parte lesa. Il servizio da cui è scaturita la comunicazione errata alle famiglie, infatti, è affidato a una società operante a livello nazionale. Alla ditta in questione è stato immediatamente richiesto di fornire chiarimenti e di spiegare quali misure intenda adottare per rimediare al gravissimo errore che ha portato alla compromissione dei dati personali.
e dopo il bla bla di battistini cosa è successo?
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