giovedì 31 ottobre 2024

Escluso dal dibattito al Cassero: Battistini non firma il manifesto e scatta la polemica

 


È scontro tra Morris Battistini, candidato di Forza Italia alle elezioni regionali, e il Cassero LGBTQ+ Center. Battistini, che ha cercato di partecipare a un incontro tra candidati organizzato dall’associazione Arcigay ‘Il Cassero’ Aps, è stato escluso per non aver aderito al manifesto “Per una regione giusta, aperta e plurale”, una condizione obbligatoria per tutti i partecipanti. Il documento, che promuove un modello di società inclusiva, è stato firmato da numerose realtà cittadine, tra cui Salvaiciclisti Bologna, Piazza Grande Cooperativa Sociale, Libera Bologna, e la stessa Arcigay Il Cassero.

L’evento, svoltosi martedì 29 ottobre, aveva invitato i rappresentanti di tutte le liste candidate alle regionali, ponendo come condizione l’adesione al manifesto. In un comunicato stampa, il Cassero ha spiegato che “l’invito era rivolto a tutte le liste, ma la partecipazione era subordinata all’adesione al manifesto”. La nota del circolo aggiunge che Battistini “si è presentato al dibattito lamentando l’esclusione nonostante non avesse rispettato i parametri stabiliti dall’organizzazione”.

Non è tardata ad arrivare la reazione del candidato di Forza Italia, che ha accusato il Cassero di averlo escluso per motivi ideologici, sostenendo che il centro LGBTQ+ avrebbe dovuto essere “aperto a tutt*” in quanto luogo di comunità. Tuttavia, il Cassero ha respinto con fermezza queste critiche. “Il Cassero è, sì, un luogo di comunità, ma non è un luogo per i fascisti e i violenti”, ha dichiarato Camilla Ranauro, presidente del Cassero LGBTQIA+. “Morris Battistini può cercare visibilità altrove – ha aggiunto Ranauro –. Non dimentichiamo quello che Forza Italia ha fatto alla comunità LGBTQIA+ in questi anni e quello che l’attuale governo, di cui Forza Italia fa parte, sta facendo contro le nostre comunità.”

Il Cassero ha ribadito che le porte dell’associazione restano aperte, ma i valori di inclusività e di tutela delle minoranze che l’associazione difende rimangono imprescindibili.


 

Battistini ha inviato una sua replica : “ C’è davvero poca differenza tra chi non lasciava esprimere il proprio pensiero nel ventennio e chi non la fa esprimere oggi nei locali del Cassero.”

E spiega:

Io avrei sottoscritto il manifesto, ma non mi è stato dato modo, tanto che la presidente mi ha scritto in un messaggio:

“ Se la lista di Forza Italia vuole venire al Cassero a dire che aderisce a questi principi, ci aspettiamo che ci sia una rottura netta con la linea del partito e con la politica che porta avanti a livello nazionale. Per quanto auspicabile, non crediamo che sia uno scenario credibile, quindi abbiamo forti dubbi sulla compatibilità di Forza Italia con questa piattaforma.” 

I totalitari sono loro che chiudono al confronto, senza ascoltare e senza trovare  un punto comune per iniziare un percorso il cui obiettivo sia condiviso!

Mi hanno risposto che quei locali sono politici e sono locali di sinistra. 

Ditemi se queste figure possono parlare di inclusività e di partecipazione ?

5 commenti:

  1. non gli si può negare che per cercare voti mostra del coraggio, e sa come cercare la polemica che lo porti al centro dell'attenzione.

    RispondiElimina
  2. Presto essere gay sarà obbligatorio, altrimenti sarete esclusi dalla società.

    RispondiElimina
  3. Classico esempio della "democrazia" della sx e di certi ambienti super strumentalizzati.

    RispondiElimina
  4. Una lobbie che non consente alle persone di confrontarsi su temi ed idee.
    Siamo arrivati proprio alla frutta se chi si ritiene paladino dell’inclusione e della coesione diventa esattamente il fautore delle stesse.
    Ha fatto bene Battistini a presentarsi ugualmente tentando di intervenire.
    Questa forza italia con lui mi piace davvero molto. Lo votero’

    RispondiElimina