domenica 13 ottobre 2024

Assistente infermiere, una presenza utile se gestita bene.

Rodigliano (Nursind): “Non vogliamo svendere la professione come qualcuno ci accusa.


"A pochi giorni dal via libera della Conferenza Stato-Regioni all'introduzione della figura dell'assistente infermiere, prevista per il 2025, Antonella Rodigliano, segretaria regionale del Nursind Emilia-Romagna, interviene nel dibattito per fare chiarezza su questa novità. ‘Come Nursind, non ci siamo mai battuti per questa figura, che è stata voluta dalle Regioni in collaborazione con gli ordini professionali e sentite tutte le parti interessate, ma ci è stato chiesto di esprimere un parere, evidenziandone criticità e aspetti positivi’, ha affermato, facendo eco alle dichiarazioni del segretario nazionale Andrea Bottego. Secondo Bottego, la discussione sulla figura dell'assistente infermiere è stata spesso ‘inutile’, soprattutto da parte di chi non conosce a fondo il sistema sanitario.

Rodigliano ha sottolineato che, pur riconoscendo che questa nuova figura non rappresenta la soluzione alla carenza di personale e alla diminuzione delle iscrizioni alle facoltà infermieristiche, il Nursind ritiene che sia necessario affrontare le sfide del cambiamento. ‘Questa figura può essere utile se gestita correttamente, lavorando sotto la supervisione di un infermiere’, ha spiegato, aggiungendo che l’assistente infermiere potrebbe svolgere attività di base come lo svuotamento dei cateteri e l’aspirazione delle tracheostomie stabilizzate.

Tuttavia, la principale criticità resta nella gestione professionale e sindacale di questa figura, ha avvertito la segretaria regionale, denunciando la tendenza di alcuni sindacati a cavalcare la paura del cambiamento. ‘La vera sfida è capire come gestire al meglio questo cambiamento inevitabile, e su questo tema occorre aprire un serio confronto nei tavoli regionali e aziendali’.

Rodigliano ha ribadito che il Nursind non ha alcuna intenzione di svendere la professione infermieristica. Il sindacato continuerà a lottare per una maggiore attrattività della professione, salari competitivi a livello europeo, la rimozione del vincolo di esclusività e migliori condizioni di lavoro. ‘Chi teme la figura dell’assistente infermiere dovrebbe invece unirsi a noi nella battaglia per dare maggiore valore agli stipendi degli infermieri e garantire un loro adeguato inquadramento’, ha concluso."

Nessun commento:

Posta un commento