La crisi climatica è consolidata: dall’inizio dell’anno quasi duemila eventi estremi sull’Italia. Francesco Vincenzi, presidente ANBI “Bsogna accelerare, ma si sta lavorando. Serve però un piano nazionale pluriennale di manutenzione del territorio”. Nascera’ a Ferrara un laboratorio bonifica-imprese per la prevenzione idrogeologica
“E’ una verità scomoda, ma che va detta per rispetto verso chi sta
soffrendo le conseguenze di nuove alluvioni: è dagli anni ’80 che in Italia
manca la pianificazione nazionale di interventi per la prevenzione
idrogeologica, privilegiando di intervenire con fondi per le emergenze. E’
quanto sta accadendo anche in Romagna, dove stiamo operando in sintonia con la
Struttura di Missione governativa, guidata dal generale, Figliuolo. Si sta
lavorando, ma nessuno, però, ha la bacchetta magica soprattutto di fronte al
ripetersi di violenti eventi meteo a distanza di soli pochi mesi”: ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione
Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela Territorio ed Acque Irrigue.
L’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche rende noto che, dall’inizio
dell’anno al 15 Settembre 2024, sull’Italia si sono già registrati 1899 eventi
estremi: 212 tornado (52 nella prima metà di Settembre,
il 71% sulle coste tirreniche), 1023 nubifragi (157 nella prima metà di
Settembre, il 91% sulle regioni del CentroNord), 664 grandinate con chicchi di
grandi dimensioni (37 nella prima metà di Settembre, record in Versilia con
chicchi di diametro fra cm.7 e cm.9). Secondo i dati dell’European
Severe Weather Database, tutte e tre le evenienze meteo hanno colpito in
Settembre l’area orientale dell’Emilia Romagna.
“E’ un dato, su cui occorre riflettere, perché spiegherebbe il ripetersi di
un alluvione a soli 16 mesi dalla disastrosa inondazione di Maggio 2023: se
l’Italia è l’hub mediterraneo della crisi climatica, sulle aree costiere
dell’Adriatico convergono probabilmente fenomeni atmosferici incompatibili e
scatenanti piogge torrenziali, che esaltano l’inadeguatezza dell’attuale rete
idraulica.” Ad evidenziarlo è il Direttore Generale di ANBI, Massimo
Gargano che, assieme al General Manager di Remtech Expo, Silvia
Paparella, annuncia: “Per questo, abbiamo deciso di avviare in Fiera a
Ferrara, un laboratorio espositivo, in cui annualmente presentare soluzioni nel
campo della salvaguardia idrogeologica.” “E’ il primo, che nascerà in
Italia per elaborare progetti di rigenerazione del territorio, sviluppando la
collaborazione fra il know-how dei Consorzi di bonifica e l’innovazione
prodotta nel mondo imprenditoriale – aggiunge Stefano
Calderoni, Presidente del Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara –
Ora, comunque, bisogna rimboccarsi le maniche e continuare ad operare, scevri
da polemiche, perché la partita è molto impegnativa da ogni punto di
vista.” “Ciascuno deve fare la propria parte, consci che il rischio
zero non esiste – conclude Vincenzi – C’è
bisogno di una grande azione di prevenzione civile: dalla manutenzione e
realizzazione di infrastrutture idrauliche ad una maggiore e diffusa cultura
dell’acqua; le nostre proposte sono a servizio del Paese. Intanto,
l’impegno dei Consorzi di bonifica prosegue “full time”, 24 ore su 24 fino alla
fine delle emergenze in corso; in stretta collaborazione con Prefetture,
Regioni ed Amministrazioni Locali si sta operando per far defluire l’acqua dai
territori.
(Segnalato da Dubbio)
NON SO, MA FATECI CASO, LA CITTA METROPOLITANA SPENDE IL TRIPLO PER BOLOGNA CHE TUTTO L'APPENNINO, QUESTA NON è GIUSTIZIA SOCIALE!
RispondiEliminaDel senno di poi son piene le fosse.
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