Il Comune deve sborsare 17 mila euro, onere sostenuto con un debito fuori bilancio.
La sindaca Valentina Cuppi |
Coda antipatica sui pagamenti dovuti per la palestra
rinnovata ad uso scolastico e cittadino per il Comune di Marzabotto.
Un confronto legale con una delle imprese impegnate
nei lavori impone all’ente pubblico un esborso di oltre 17.000 euro di oneri
legali e altro.
La vicenda ha un lungo trascorso, iniziata nei tempi
pre Covid con l’appalto dell’opera, vinto da chi ha presentò l’offerta migliore,
con l’accordo che indicava nell’accettazione la collaborazione di altre due
imprese.
Poi arrivò il famigerato Covid e i lavori si
fermarono.
Al termine dell’emergenza però l’appaltatore rilevava che nel frattempo i costi
delle materie prime erano sensibilmente lievitati per cui chiedeva un ulteriore
impegno da parte del Comune di 250.000 euro. Seguì una trattativa che si
concluse con l’intesa che i costi non sarebbero lievitati, ma sarebbe diminuita
l’entità dell’intervento per soddisfare così la legittima richiesta del
costruttore.
In base poi agli avanzamenti dei lavori il Comune
saldò il dovuto. Senonché l’impresa che collaborava con l’appaltatore ( l’altra
aveva già rinunciato) a un certo punto presentò al Comune una fattura di oltre
75.000 euro lamentando di non essere stata pagata. Il Comune rispose che la
quota richiesta era già stata inviata al concessionario, titolare dell’appalto,
cui competeva poi saldare la ditta collaboratrice. L’appaltatore fu informato
della richiesta e rispose che in base all’accordo post Covid ciascuno diminuiva
l’impegno e le pretese economiche, quindi non doveva nulla alla richiedente. Seguì
il silenzio. Il Comune era comunque convinto di aver onorato gli impegni
contrattuali. Passato il tempo, il creditore si rivolse alla giustizia da cui
ebbe soddisfazione. Seguì un Decreto ingiuntivo al Comune con l’imposizione di
pagare entro dieci giorni il credito richiesto cui si aggiungevano
però oltre 17.000 euro di spese legali e oneri. La prima somma il Comune ha
potuto pagarla poiché prudentemente l’aveva accantonata per essere in grado di
affrontare ogni evenienza, la seconda, quella degli oneri legali, non era
prevista. Da qui quindi la necessità di ricorrere a un debito fuori bilancio
Senza sconti gli interventi della minoranza che hanno visto nella distratta collaborazione dei professionisti incaricati nella gestione dell’appalto una delle ragioni per il triste epilogo della vicenda.
La consigliera Maria Francesca Carbonaro ( nella foto), dopo aver
sottolineato come la situazione sia complicata, ha ricordato, smentendo la tesi esposta dall’amministrazione,
che l’ordinamento prevede che ogni impresa impegnata nei lavori possa presentare
fatture singolarmente e pretenderne il saldo. Ha poi giudicato la vicenda come “uno
spreco di denaro pubblico che indigna’ e ha sollecitato “standard più elevati
di consulenze professionali”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di
bocciatura del consigliere Morris Battistini ( nella foto). Ha giudicato brutta e spiacevole
la situazione e senza sconti ha imputato il triste accadimenti a sbagli tecnici
e a consulenze confuse. Ha ricordato che il gruppo politico da lui guidato si
espresse in modo negativo fin dalla proposta di ridimensionamento dell’intervento,
poiché si diminuiva la qualità dell’opera a scapito degli utilizzatori. Ha poi rimarcato
il suo giudizio dicendo: “Qualcuno ha
dormito. Nessun euro deve comunque
essere preso dalle tasche dei cittadini di Marzabotto. Si attivino le
assicurazioni professionali e pubbliche o si risolva in altri modi, ma nulla deve
essere messo a carico dei contribuenti.”
Una decisa difesa dei tecnici è venuta dalla sindaca
Valentina Cuppi che ha fatto notare che solo alle capacità professionali dei
tecnici si devono gli ottimi risultati pratici per il Comune di Marzabotto, come quelli del recupero della
cartiera di Lama di Reno e ha ricordato come l’Ente, in ogni fase della vicenda,
ha agito con il supporto di consulenti legali.
Alla conta dei voti il provvedimento è stato
approvato con il solo voto del gruppo di maggioranza.
strano, sindaco e assessori non si sono messi in bella posa per una foto su questa vicenda.
RispondiEliminaBravo Battistini, questo vuol dire fare politica dalla parte dei cittadini. Orgoglioso di te, e spiacente dei colleghi all’opposizione che hai…..,,,,
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