Le ciclopedonali ai lati del Ponte Da Vinci a Sasso Marconi sono state aperte, ma solo per tre quarti. Una uscita è rimasta chiusa per cui chi imbocca il tratto da una parte non esce, è costretto a ritornare all’ingresso
I residenti dei caseggiati in zona Ziano sono molto contenti poiché, dopo la denuncia di qualche giorno fa, l’attesa entrata in funzione delle ciclopedonali del ponte è avvenuta e ringraziano con riconoscenza chi ha progettato quel percorso dedicato a pedoni e ciclisti e ha reso fruibile l’utilissima ciclopedonale, che garantisce una mobilità in sicurezza. Ma , c’è purtroppo sempre un ma: delle quattro aperture delle due ciclabili, una è rimasta chiusa, sbarrata da una vegetazione cresciuta rigogliosa e da una rete in plastica.
“Chi da Sasso Marconi imboccasse la corsia di
sinistra si troverebbe alla fine del percorso l’uscita sbarrata dalla
vegetazione e da un alto e capace guard rail che delimita il tracciato sul lato
della provinciale. E’ costretto a ritornare a ritroso fino all’ingresso,”
spiegano gli utilizzatori delle ciclopedonali. “ Ormai che si è fatto trenta si
poteva fare trentuno e rendere agibile anche quest’ultima uscita,” concludono,
comunque grati che almeno la ciclopedonale a monte è pienamente usufruibile.
Le considerazione su quell’inspiegabile lavoro non
ultimato continuano e c’è chi ipotizza che la mancata apertura sia da
attribuire alla Città Metropolitana. I tre ingressi aperti sono in prossimità
del Ponte e quindi fanno parte di questa struttura che è in capo ad Anas ,
mentre l’ingresso ancora chiuso si trova lungo la provinciale, distante dal
ponte e quindi la gestione potrebbe essere in carico alla Città Metropolitana,
e far muovere questo ente non è per niente facile. Siamo nel campo delle ipotesi non verificate e
probabilmente del tutto fantasiose. “Sarebbe interessante una risposta in
merito”, si continua a dire all’ombra di Monte
Mario.”Sarebbe comunque utile” si conclude, “una piccola pressione da parte del Comune. Non farebbe male,” non mancando ancora una volta i ringraziamenti per aver progettato,
realizzato e reso possibile il transito in piana sicurezza, anche se su un’ala
al momento, del Ponte Da Vinci.
Ma la Città Metropolitana di Bologna non è quella che non avendo fatto manutenzione al ponte , lo ha poi chiuso ?
RispondiEliminaE poi Lepore, sindaco metropolitano, ha già troppi problemi : non gliene date ancora, poverino !
Bravo, mettiamoci dentro anche via Mongardino, altro problema che città metropolitana non prende in considerazione come tante altre ex provinciali passate a loro.
RispondiEliminaAUGURI
Via Mongardino risulta irriconoscibile rispetto alla vecchia gestione della "Provincia".
EliminaGrazie Renzi !
Fare questo articolo non serve a molto, occorre come giornalista chiamare il RUP dell’intervento ing. Gennaro Coppola di ANAS o il commissario straordinario Ing. Eutimio Mucilli e chiedere un confronto sul tema. Sono certo che chiariranno. Molto probabilmente le transenne sono state tolte da qualche cittadino non dall’impresa. https://www.stradeeautostrade.it/ponti-e-viadotti/il-ponte-leonardo-da-vinci-a-sasso-marconi-bo-terza-parte/#
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