Domani, venerdì 2 agosto alle 17.30 deposizione di fiori presso la rotonda Mirella Fornasari
Il Comune informa:
Domani venerdì 2 agosto, alle 17.30, deposizione di fiori
presso la rotonda tra le vie Isonzo e 63° Brigata Bolero a Casalecchio di
Reno, intitolata a Mirella
Fornasari, vittima casalecchiese della strage del 2 agosto 1980 alla
Stazione di Bologna.
La cerimonia vedrà gli interventi di Matteo Ruggeri, Sindaco di Casalecchio di Reno, Andrea Gurioli, assessore alla
Memoria e Pace, e Paolo Lambertini,
figlio di Mirella Fornasari e vicepresidente dell'Associazione delle Vittime della Strage di Bologna.
Parteciperanno anche le autorità civili e le forze dell’ordine. La cittadinanza
è invitata.
Mirella Fornasari aveva 36
anni e viveva a Casalecchio di Reno. Sposata e madre di Paolo, all’epoca
14enne, lavorava per la ditta Cigar, una società che si occupava della
ristorazione all’interno della Stazione e che aveva i suoi uffici sopra alle
sale d’aspetto. L’esplosione della bomba, il 2 agosto del 1980, la colse mentre
lavorava e il suo corpo senza vita fu ritrovato solo a notte inoltrata.
Al ricordo della strage del 2 agosto 1980 sarà dedicata anche la serata
di lunedì 5 agosto, dalle 19.30
alla Casa per la Pace “La Filanda” .
Dopo il concerto del duo di “musici” casalecchiesi Diego Tulipani e Jacopo
Santi, si terrà la presentazione del libro Operazione Bologna. 1975-1980: l'inarrestabile onda della strategia
della tensione (Castelvecchi Editore) di Antonella Beccaria
(giornalista e saggista) e Cinzia Venturoli (storica, saggista e docente UNIBO).
L’incontro inizierà alle 20.45, saranno presenti l'autrice Cinzia Venturoli e Paolo Lambertini, che aggiornerà sulle novità e i risultati
dell'ultimo processo.
Nell’intervallo, “Pillole di Pace”, riflessioni a cura di Percorsi di Pace.
L’evento fa parte della rassegna Estate tra musica, cultura e memoria dell’associazione
Percorsi di Pace.
«Sarà da noi creato uno stato d'animo di disordine così capillare e così diffuso che i pochi che riusciranno a intravedere la verità saranno trattati come pazzi.»
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