E’ TV riporta:
Ottant'anni compiuti, la signora Rita è stata vittima di un
furto all'ipermercato Carrefour del centro commerciale Gran Reno, a
Casalecchio. Ma nonostante l’età e gli acciacchi non si è persa d’animo, ha
rincorso urlando la borseggiatrice ed è riuscita a recuperare indenne la borsa.
Tutto è
successo lunedì mattina, mentre la pensionata faceva la spesa. Una giovane
donna l'ha avvicinata e, con un gesto fulmineo, ha prelevato la sua borsa dal
carrello. Rita se n'é accorta subito: gridando, si è messa all'inseguimento
della ladra e l'ha anche raggiunta. Quando le ha detto di restituirle la borsa
che aveva rubato, inizialmente ha negato di averla presa, ma ha dovuto poi
ammettere il furto anche perché la borsa, che aveva nascosto sotto il vestito,
si intravvedeva. Forse spiazzata dallo spirito d'iniziativa dell'anziana
vittima, la ragazza alla fine ha deciso di restituire il maltolto,
probabilmente anche per evitare guai con la vigilanza, e si è allontanata in
tutta fretta.
La signora Rita ha preferito non esporsi in una intervista, ma a raccontare l'episodio a E'tv è stata la figlia. “Ritengo quanto fatto dalla mia mamma un’azione quasi eroica -ci ha detto- considerando anche il fatto che non è più una ragazzina”. La decisione di rendere pubblico l'accaduto vuole essere anche un invito alle persone anziane (e non solo) a fare attenzione -insiste la figlia di Rita- e a non mettere le borse nei carrelli quando fanno la spesa perché purtroppo i malintenzionati sono sempre in agguato.
La cosa che non si puo' dire e' che il re e' nudo.
RispondiEliminaLa sinistra ha istituito, in decenni, una rete di norme e di giurisprudenza (i compagni magistrati fanno cio' a cui i sinistranti politici non osano arrivare) che assicura la piu' estesa, ampia, profonda e certa impunita' penale a categorie di criminali come ladri, spacciatori, borseggiatrici, rapinatori, etc. .
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I tentativi di porre rimedio a queste leggi razziste, che assicurano privilegi a settori specifici, in genere questi "lavoratori" numerosi in certe etnie/culture, "lavoratori" penetrati in Italia clandestinamente, provocano l'ira di questi sinistroidi (sono i nipoti di quelli del treno della vergogna, delle brave persone delle brigate garibaldi, etc.) che, come razzisti anti italiani, la mettono sul quel piano, quello razzista, sul quale ragionano sempre.
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