Corsini: “Un servizio voluto dalla Regione con un investimento di 5,6 milioni in più all’anno per potenziare le frequenze a quattro treni all’ora.”Un risparmio di tempo di oltre mezz’ora per chi viaggia da Porretta a Pianoro. Il servizio entrerà a regime nelle due direzioni dal 9 settembre
Mentre fioccano le proteste per le difficoltà sorte
dall’entrata in funzione del passante Porrettta Pianoro e si moltiplicano le
richieste di sospenderlo o rinviarlo al futuro raddoppio del binazio da Bologna
e Sasso Marconi, Emilia-Romagna Notizie della
Regione riporta:
Quasi 36mila mila viaggi in più, rispetto al 2023,
sulla prima linea passante del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM1
Pianoro-Porretta) nelle prime due settimane di attivazione.
Nel 2023 nelle due settimane successive al cambio
orario (11-24 giugno), erano stati effettuati 117.147 viaggi, mentre nello
stesso periodo di quest’anno (9-22 giugno 2024) sono ben 153.084, 35.937
in più.
Numeri importanti anche per le stazioni urbane
di Bologna su questa tratta: a Bologna S. Vitale 5.806 viaggi in più
(+2.077 sul 2023), a Bologna Mazzini 3.945 (+1.886), a Bologna S. Ruffillo
3.305 (+1.243).
Così come sul versante di Pianoro: +1.166 a
Rastignano, +496 a Musiano-Pian Di Macina e +17 a Pianoro.
Il servizio mostra una certa tenuta anche nelle
stazioni della montagna, dove il cambio orario ha registrato le
preoccupazioni delle associazioni degli utenti, ma si registra comunque un lieve
aumento dell’utenza anche qui: a Porretta Terme +67, a Riola +49 e a Vergato
+150.
“Un servizio voluto dalla Regione con un
investimento di 5,6 milioni in più all’anno per potenziare le frequenze che, a
pieno regime, saranno di quattro treni all’ora - afferma l’assessore regionale
a Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini-. Siamo convinti che il
trasporto pubblico locale possa diventare davvero competitivo e vantaggioso
rispetto alla mobilità privata, con benefici per le cittadine e i cittadini e
per la viabilità delle nostre città. Insieme al Comune e alla Città
metropolitana di Bologna vogliamo contribuire a rafforzare un servizio che, ne
siamo convinti, sarà sempre più apprezzato da chi si deve spostare ogni giorno
per studio e lavoro”.
“La prima linea passante con nuove corse, meno cambi
di treno e risparmio di tempo si sta dimostrando un successo oltre ogni
aspettativa- commenta la consigliera metropolitana, Simona Larghetti -.
Se si offre un servizio alle persone queste scelgono il treno al posto dell’auto
a vantaggio di tutta la collettività. Continuiamo il confronto con i pendolari
per assestare tutte le criticità durante l’estate, che abbiamo scelto come
periodo di adattamento insieme alla Regione, per arrivare a settembre con
l’inizio delle scuole con il servizio a pieno regime, grazie anche alla
riattivazione delle linee che subiscono lavori di manutenzione e adeguamento
durante il mese di agosto”.
L’attivazione della prima linea passante
Porretta-Pianoro (SFM1), che prevede il prolungamento della corsa dei treni
provenienti da Porretta e Marzabotto, fino a Pianoro, dopo la sosta a Bologna
con un risparmio di tempo di oltre mezz’ora per chi viaggia da
Porretta a Pianoro (1h40 rispetto alle 2h10 attuali) è parte dell’accordo tra
Regione Emilia-Romagna, Comune e Città metropolitana di Bologna e entrerà a
pieno regime nelle due direzioni a partire dal 9 settembre.
Le istituzioni continueranno a monitorare il tasso
di puntualità sulla linea: al momento è in linea con quello dell’anno scorso
(giugno 2023: 96,2%, giugno 2024: 96,3%) anche se, in particolare dopo la metà
del mese, si sono verificati tre eventi che hanno influenzato la regolarità del
servizio.
Che buffoni.
RispondiEliminaCentinaia di proteste e loro se la suonano e se la cantono da soli.
Oltre al danno la beffa.
Più si protesta e loro se la sguazzano fregandosene altamente.
Grande Taruffi, salutatemelo.
RispondiElimina"percentuali non tengono conto dei treni cancellati, che sono stati oltre 40 nella tratta Porretta Pianoro e abbiamo contestato che solo 9 treni hanno avuto ritardi maggiori di 15 minuti. Tale affermazione non tiene conto di coloro che, lasciati a piedi dai treni cancellati, sono giunti a destinazione con almeno 60/70 minuti rispetto all’orario previsto; nelle statistiche risultano tutti arrivati puntuali col treno successivo"
RispondiEliminaGrandi pacche sulle spalle in regione. Taruffi sarà sempre più roseo in volto
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