Procura Bologna ha conferito l'incarico a due tecnici di Terna
I due tecnici di Terna nominati come consulenti dalla Procura di Bologna avranno trenta giorni di tempo, a partire dalle 17.30 di questo pomeriggio, per mettere in sicurezza, estrarre e copiare i dati custoditi nei dispositivi elettronici ed informatici sequestrati nella centrale Enel Green Power del lago di Suviana a Bargi.
Tra questi anche i due sistemi Scada, le cosiddette
'scatole nere' che si trovavano all'interno dell'impianto nel quale lo scorso 6
aprile è avvenuta la tremenda esplosione che ha provocato sette morti e sei
feriti.
La Procura, con la procuratrice aggiunta, Morena
Plazzi, e i pm Flavio Lazzarini e Michela Guidi, procede per disastro colposo,
omicidio colposo sul lavoro plurimo e lesioni colpose sul lavoro, sempre a
carico di ignoti. A quanto si apprende i due dipendenti di Terna, che
porteranno avanti il loro lavoro nei locali della facoltà di ingegneria
dell'Università di Bologna, potranno avvalersi anche di un tecnico informatico
e degli esperti della polizia postale.
Nell'analizzare i sistemi Scada, che si trovavano sui due
Gruppi di generazione elettrica, i consulenti dovranno far attenzione a
valutare se l'attività compiuta possa essere un vulnus per i futuri
accertamenti, rendendoli di fatto di natura irripetibile. La perizia assegnata
oggi fa seguito a quella dello scorso 3 maggio, con quattro esperti incaricati
di accertare le cause dell'incidente sul lavoro.
Tra i dispositivi da analizzare anche un laptop e un
congegno elettrico recuperato al piano -6, che contiene dati sull'operatività
del Gruppo 2. Al conferimento dell'incarico hanno partecipato i legali che
assistono i familiari delle vittime e dei feriti, che hanno nominato dei loro
consulenti. (ANSA)
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