Lo chiede il consigliere Facci: “ Prima il raddoppio della ferrovia fino a Sasso Marconi”
L’Assessore Taruffi (nella foto) nella risposta ha spiegato : “Ha ricordato giustamente, il consigliere Facci, che il potenziamento del servizio ferroviario metropolitano è un obiettivo strategico importante per la mobilità di tutta l’area metropolitana. Il progetto del passante ferroviario Porretta-Pianoro si inserisce all’interno di questo percorso. E’ evidente che l’applicazione di questa innovazione ha comportato elementi di criticità per quanto riguarda la parte più distante del territorio dell’area metropolitana bolognese, quella della Media e dall’Alta Valle del Reno. Quindi, da questo punto di vista c’è da lavorare per migliorare e per attuare in modo migliore questa scelta che ha una valenza strategica, perché è il primo passo oggettivamente per poter immaginare anche un potenziamento sistematico infrastrutturale e strutturale per quella linea.
Il potenziamento e il raddoppio della linea almeno fino a Sasso Marconi dipende dalla volontàdi
finanziarla del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Non c’è dubbio comunque che
debba essere effettuato un coordinamento diverso perché i nuovi orari hanno posto problemi anche di trasporto, di
collegamento tra la stazione, penso a Porretta e Vergato, e agli
istituti scolastici.
Credo che si possa e si debba andare avanti, intervenendo e migliorando anche laddove si è sbagliato e che non ci sia nulla di male, anzi, nel provare a migliorare e potenziare rinnovando i servizi”.
Nella replica il consigliere Facci ha
lamentato di non avere avuto risposta sulla richiesta di sospendere la
programmazione appena avviata e ha sottolineato il suo timore che a settembre, quando
riprenderanno le scuole e l’attività piena, sarà un altro disastro. “Blocchiamo la questione, facciamo il raddoppio, come viene fatto sulla tratta Bologna-Castel Bolognese e dopo facciamo le nuove
programmazioni”, ha ribadito.
Nota: il silenzio sostanziale di Taruffi sul raddoppio
della ferrovia Porrettana, l’altrettanto sostanziale no alla sospensione
dell’attuale programmazione, fa ritenere, e Taruffi è nella stanza dei bottini
e quindi è ben informato, che il raddoppio
non si farà, non è nelle intenzioni di chi gestisce. Quindi sospendere la
programmazione vorrebbe dire annullarla. Da notare ancora: si raddoppia la
ferrovia di Vignola, si raddoppia la Bologna – Castel Bolognese a quattro
binari e la Porrettana rimane nel limbo, quando si dice sia fra le più
utilizzate della Regione. E si continua a riferire dell’attenzione delle
amministrazioni pubbliche per l’Appennino.
Il solito scaricabarile !
RispondiEliminaVeramente deprimente e desolante avere questa classe politica !
E'evidente che alla incompetenza disarmante di coloro che hanno deciso di dare il via a questa nuova programmazione dei treni passanti concretizzandola oggi, si è aggiunta anche una colpevole superficialità e un disinteresse irriguardoso nei confronti di quei signori, più lungimiranti, che da tempo denunciavano il pessimo progetto che si stava ormai delineando ai blocchi di partenza. In un'azienda privata, quei grandi manovratori della "cosa" pubblica andrebbero ORA mandati a casa con un calcio sulle terga. Invece staranno ancora al loro posto per continuare a curare gli interessi di ALTRI e non quelli dei PENDOLARI!
RispondiEliminaLo sapete bene Taruffi è il professionista dell'aria fritta, volete anche delle risposte sensate?, Ricordatevi che è il braccio destro della kubista Schlein (destro, no sinistro).
RispondiEliminaParlare di disastro e fallimento senza portare dati mi sembra esagerato poiché i treni continuano a viaggiare con le stesse problematiche esistenti in precedenza. Il coordinamento con altri trasporti mi sembra facilmente risolvibile. Altra cosa sono i progetti importanti come il raddoppio e tutti i miglioramenti possibili che non dipendono dal progetto passante.
RispondiElimina...tutti sempre bravi ad incolpare. Ma chiedetevi questo: prima i treni erano perfetti? Andate a leggere le precedenti informative nel blog di Fabbriano, vedrete che poco è cambiato. Poi chiedetevi: è il politico di turno che gestisce e decide come fare viaggiare i treni? Chiedete anche qualche info su chi decide di aprire le "marmotte" e a che treno dare la precedenza....
RispondiEliminaSi dai, il politico è una vittima poverino.
RispondiEliminaEhi, laggiu' al Ministero dei Trasporti, aprire la borsa!
RispondiEliminaAh, no non può, stan facendo due chiacchiere con il magistrato.
RispondiEliminahttps://ilpiccolo.gelocal.it/italia/2024/07/04/news/indagato_dirigente_del_ministero_delle_infrastrutture-14447622/