Toccati tutti gli argomenti importanti sulla gestione del Comune
Due ore di confronto pacato fra i due candidati sindaco di Sasso Marconi questa sera, con botto finale che ha scaldato gli animi e ha acceso la discussione in tutto il pubblico che ha riempito la platea del teatro.
A creare lo
scompiglio, nel finale, la richiesta del candidato della Dimmi, Stefano Pedrelli, al sindaco uscente Roberto
Parmeggiani di esprimersi chiaramente se
condividesse o meno l’accusa a lui diretta di conflitto di interessi per essere
in disaccordo sul programmato passaggio di una ciclabile davanti al negozio di
sua proprietà, al Chiù, passaggio che incide in modo rilevante sulla praticità
operativa del servizio commerciale molto apprezzato . L’accusa era stata
riportata sui social (e di conseguenza
sui giornali), cui Parmeggiani aveva posto
diversi like. La risposta di Parmeggiani è stato il racconto della vicenda
e dell’accaduto. Pedrelli replicava poi
dicendo : “ Non mi hai detto la tua opinione’ e aggiungeva, a prova della
generale disapprovazione della proposta di tracciato di ciclabile, che la
contrarietà a quel tragitto è stata sottoscritta da ben settecento firme di
cittadini. Inoltre, ha aggiunto che se pensasse di fare il sindaco solamente
per difendere l’affitto di un negozio, non sarebbe certamente una scelta
remunerativa, in quanto per fare il
sindaco, dovrebbe lasciare il suo lavoro ben più vantaggioso di un affitto. Pedrelli aggiungeva anche che in un paese
piccolo è difficile che chi è amministratore non sia coinvolto in vicende che
lo riguardano anche personalmente e riportava ad esempio una consigliera
comunale della maggioranza venuta in possesso di un secondo servizio commerciale
la cui acquisizione è certamente avvenuta in modo corretto. L’accostamento non
è assolutamente piaciuto né a Parmeggiani, né alla parte della platea a lui
favorevole e l’attuale sindaco si è quindi alzato dicendo che abbandonava l’incontro
poiché riteneva scorretto accusare chi non poteva rispondere . A questo punto la
parte di platea favorevole a Pedrelli ha incominciato e rumoreggiare con toni
accesi dicendo che era stata travisata la considerazione di Pedrelli in quanto lui
non voleva accusare nessuno, anzi semplicemente rimarcare il fatto che un
amministratore di un piccolo comune può avere coinvolgimenti privati senza per
questo approfittarne. Dalla parte opposta è avvenuta una uguale reazione con
confronti molto accesi e l’affermazione di qualcuno: “ Attenti, questi menano”,
facendo riferimento alla recentissima seduta del consiglio comunali in cui si trattata proprio il tema della
ciclabile, finito con un consigliere di minoranza che ha rimediato un pegno in
faccia da un consigliere di maggioranza , finendo all’ospedale con dieci giorni
di prognosi. L’evento si è quindi chiuso
con un pubblico abbastanza agitato e con la giornalista moderatrice , Martina
Mari, stupita e spiazzata.
Si attende di conoscere le famose "700" firme. Attaccare sul piano personale qualcuno che non è parte del dibattito indica la povertà di argomenti che comunque si è palesata abbondantemente con banalità, tesi sommarie e semplicistiche e mancanza di supporto di dati ed evidenze. Molte inesattezze, cose riportate dal sentito dire, dal chiacchiericcio social e da bar.
RispondiEliminaFabbriani, si è scordato o ha omesso di dire che il servizio citato e di cui si è parlato è in area comunale e quindi di concessione comunale, altrimenti non si capisce dall'articolo perchè è stato portato ad esempio. Poi Pedrelli ha detto anche che potrebbe fare tanti altri esempi simili che speriamo faccia, tanto per capire.
RispondiEliminaInfatti, anche, ma pare che la generalizzazione, l'omissione e l'informazione da bar siano il segno distintivo
Elimina...in altri luoghi aree comunali si prendono in concessione se usate per finalità individuali, pagando un canone
EliminaUna politica ancora paesana e provinciale con feudi e casati: botteghe contro baracchine. Sasso deve crescere, soprattutto politicamente.
RispondiEliminaChe si mettano il cuore in pace; Sasso non sarà solo per i sassesi, speriamo non per sempre.
Sono d' accordo
EliminaLe firme esistono e metterlo in dubbio è .....non trovo la parola educata, forse sciocco.
RispondiEliminaL'argomento mette a confronto due modelli di sviluppo, quello delle attività locali, piccole attività storiche diffuse e quello della grande distribuzione.
Il patrimonio comunale le deve comprendere entrambe senza mettere i bastoni tra le ruote a qualcuno che fa fatica a difendersi ma è apportatore di servizi utili ai cittadini.
Mi piacerebbe vedere le reazioni dell'amministrazione se qualcuno proponesse ostacoli anche minimi a una attività GDO.
Veramente non sono stati messi a confronto i due modelli di sviluppo, ma si è preso atto del fatto che la gente per la grande spesa va nella grande distribuzione, d'altronde i prezzi dei negozi non sono proprio alla portata di tutti....
EliminaContenuti continuano a stare a 0, ha ragione chi più su parla di bottegai contro baracchine, politica 0. Attacchi personali quando non si hanno contenuti, amen
....gli (plurale) esercizi commerciali hanno avuto fin'ora spazi pubblici per parcheggiare l'auto a metri 0 dall'attività, chissà quale impegno fare qualche metro in più a piedi!
EliminaChiedo scusa ma aggiungo una mia particolare visione dell'ambiente.
RispondiEliminaPasso spesso lungo la Porrettana da Casalecchio a Sasso non è una singola osservazione ma una costante attraverso gli anni......
La pista ciclabile finora realizzata, costosa e con problemi poco reclamizzati dalla amministrazione, a chi serve?
Non c'è male come cartellone pubblicitario di visione bucolica ma è frequentata al 100% non dai ciclisti che occupano più o meno educatamente la limitata sede stradale ma dai .....pedoni.
Fare propaganda su servizi che nessuno utilizza rappresenta un chiaro esempio di non corretto uso delle scarse (?) finanze?
Il fatto che te non la usi, non vuole dire che non sia utilizzata.famiglie e bambini in bicicletta usano la ciclabile non la carreggiata.sulla carreggiata ci stanno quelli che utilizzano le biciclette da corsa che tengono velocità consone alla carreggiata più che alla ciclabile dove risulterebbero pericolose.
Eliminail sindaco è stato lasciato solo dal partito che in tutti questi anni non gli ha affiancato una squadra di professionisti, i risultati sono cedere dopo due ore e andare via... non gli si può dare torto
RispondiEliminaQuindi secondo qualcuno qui, la strategia ambientale e di sviluppo si basa sull'osservazione personale di chi passa sulla Porrettana...e critica una ciclabile pagata con fondi appositi senza togliere nulla alle casse del comune, ma informarsi prima è difficile?
RispondiEliminaL'attuale amministrazione comunale ha la consapevolezza che la realizzazione di un piccolo tratto di pista ciclabile di fronte ad alcuni negozi di vicinato creerà difficoltà alle attività coinvolte.
RispondiEliminaNon avendo argomentazioni a supporto della scelta effettuata, e non condivisa da tanti cittadini (700 firme contrarie), si trincea dietro al conflitto di interessi!!!
Ma è vero che Parmeggiani ha ammesso pubblicamente che i suoi predecessori, tutti della sua parte politica, hanno fatto poco per valorizzare Marconi?
RispondiEliminaLa pista ciclabile è imposta dai trotzkisti di Agenda ONU 2030. “Vuolsi così colà dove si puote e più non dimandar, ma pedala e vai!”
RispondiEliminaLe persone che gloriano la GDO mi stupiscono sempre.
RispondiEliminaSe riescono a non vedere come strozzano i fornitori e come sfruttano i propri dipendenti e credono agli slogan che mascherano queste finte cooperative va tutto bene, il mondo dei balocchi.
La comodità è l'unica vera arma a loro disposizione ma nel campo di frutta/verdura, che è quello che conosco bene per i quarantanni trascorsi ad avere a che fare con GDO, il consumo del prodotto km-0 ha infiniti vantaggi.
Tanti commenti, scoraggianti, state TUTTI girando a vuoto, la causa dei problemi la risolvereste affidandovi a chi i problemi li ha creati, poichè impossibilitato a produrre altro, andate a votare, VAI CHE RISOLVI.
RispondiEliminaAl “Centrosinistra per Sasso Marconi” la località Chiù sta “antipatica” (a parte la Festa del PD)
RispondiEliminaHanno stravolto la vera “Fira di Sdaz” e ora, solo per puntiglio politico, vogliono una pista ciclabile che gli farà solamente perdere voti decisivi (700 firme contrarie rappresentano 1/10 degli elettori)!!
Ieri sera ho notato anche che il Sindaco uscente Parmeggiani, durante il contraddittorio consultava spesso lo smartphone.
Tanti politici lo fanno durante i pubblici dibattiti, perché hanno un “gobbo” che consiglia e suggerisce!!
Forse il PD a Sasso non ha più persone in grado di sostenere autonomamente un confronto?
Li ho sempre votati, ma dopo le promesse mai concretate in questo mandato (ora la priorità è il Bed & Bike con 34 posti letto alle scuole di Pontecchio!! ) e la commedia di ieri sera, hanno indubbiamente smarrito un altro elettore!
Roberto è stato lasciato solo dal partito e non hanno speso un centesimo per la sua campagna
RispondiEliminaA proposito dei soldi "appositi" che non gravano sulle tasche dei cittadini. Le persone 'informate' potrebbero tacere in questo caso perché gli euro qualcuno li versa, chi?
RispondiEliminaeh?
Elimina...mah !?!?
RispondiEliminaVabbè anche il silenzio è una risposta......e ritorno ad un argomento che dovrebbe interessare la politica locale ma di cui è vietato parlare per non disturbare interessi consolidati, voglio dire grossi interessi economici e sociali non botteghe e baracchine come fraintende qualcuno.
RispondiEliminaLa sostanza che molti fingono di non vedere è che senza dare prospettive di interesse rivolto al futuro si fanno difficoltà a imprese locali, storiche e regolari, (fino a prova contraria!!!!!) sordi alle proteste.......questo mi sembra buon motivo per cambiare qualcosa.
E per inciso la convenienza della GDO è una mezza favola che fa a pugni con diverse altre questioni importanti.
Passando ad un oggetto di contesa, le piste ciclabili sono senz'altro utili quando orientate a favorire una mobilità più sostenibile.
Ma come parco giochi per bambini sul triciclo sono costosi, troppo costosi e anche la manutenzione è altrettanto costosa e forse più, qui come siamo messi?
Se fosse così facile non si spiegherebbero i lunghi tratti malmessi e pericolosi che nessuno sembra considerare? Si è forse seccato l'albero su cui crescono i soldi dedicati che non gravano sulle tasche dei cittadini?
Per favore qualcuno informato mi illumini....... o scenda dalla cattedra e ascolti.
L'albero forse si chiamava PNRR... e' già stato spolpato.
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