Autostrade per l’Italia ha avviato insieme con il Comune un percorso finalizzato a mantenere operativo il monitoraggio del versante nonostante sia tornato quiescente
Riceviamo:
Nonostante i dati di monitoraggio confermino ampiamente il ritorno del versante
di Ripoli alle condizioni di quiescenza preesistenti i lavori di scavo della
galleria dell’A1 – Direttissima, Autostrade per l’Italia e Comune hanno avviato
un confronto finalizzato a mantenere il monitoraggio dello stesso, e dunque di
strutture ed infrastrutture presenti, anche oltre il 31 dicembre 2024, data di
conclusione delle attività così come sancite dall’accordo operativo tra il
Comune, la Regione Emilia-Romagna e la Società Autostrade per l’Italia; accordo
che ha anche portato alla declassificazione del movimento franoso che si attivò
in concomitanza dei lavori di scavo della galleria Val di Sambro per la
realizzazione della variante di valico.
I dati acquisiti in questi anni hanno convinto esperti e tecnici della Regione
sul fatto che tale versante fosse effettivamente tornato in condizioni di
stabilità. Nonostante questa rassicurante situazione, il sindaco di San
Benedetto, Alessandro Santoni, in questi anni ha fortemente insistito affinché,
per motivi precauzionali, si prolungasse il monitoraggio della zona ben oltre
la scadenza originale fissata dal Protocollo Operativo al 31.12.2019. Questa
caparbietà fece sì che, con successivo accordo, tale monitoraggio fosse
prorogato fino al 31.12.2024, data che entro la fine dell’anno verrà
ulteriormente prorogata proprio grazie alla attività ed al dialogo tra
Amministrazione Comunale ed Autostrade per l’Italia.
“A fine dicembre del 2024 - spiega il Sindaco di San
Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni - saranno 10 anni
che sono terminati i lavori di scavo della galleria Val di Sambro: un tempo
sufficientemente lungo per consentire di definire tecnicamente che quella che
inizialmente poteva sembrare una tendenza, è invece diventata la situazione di
fatto, ossia che il versante di Ripoli è tornato nelle sue condizioni naturali.
Leggere dalla documentazione ufficiale che le rilevazioni fatte in questi anni
hanno consentito di definire quell’area “non più frana attiva” ci rende tutti
contenti, ma ancor di più contribuirà al processo di valorizzazione della
frazione tuttora in atto, processo che è partito da anni e che ha visto portare
a termine già tanti interventi, mentre altri sono ancora in programma, aspetti
questi che tutti insieme hanno rappresentato quella base solida su cui
ripartire con grande entusiasmo e senso di comunità. Su Ripoli, fin
dall'insediamento nel 2014, la mia posizione e il mio impegno sono sempre stati
chiari: cambiare l'approccio e la posizione del Comune rispetto agli anni
precedenti: il rapido risarcimento in favore di coloro che avevano subito danni
e l’avvio di una serie di interventi di valorizzazione. Oggi posso dire che
questi obiettivi sono stati raggiunti: ogni proprietario è stato indennizzato,
il versante è in condizioni di stabilità e verrà monitorato ancora per anni,
molti di più rispetto agli impegni assunti inizialmente da chi ci aveva
preceduto, e sono in corso gli interventi di valorizzazione resi possibili
anche grazie a nuove ed ulteriori risorse che in questi anni come
Amministrazione siamo stati capaci di recuperare. Tutto questo sta dando
risultati ancora migliori di quello che ci aspettavamo, a significare che il
lavoro fatto insieme alla comunità, partito con un laboratorio di urbanistica
partecipata che ha visto coinvolta la cittadinanza, come era nelle nostre
aspettative è stato uno strumento vincente. Ottenere un prolungamento di altri
anni di monitoraggio, in una situazione di tranquillità, non era scontato se si
pensa che a suo tempo, nel pieno dei movimenti, l’accordo prevedeva un tempo di
5 anni. Per questo devo ringraziare Prefettura e Regione che ci hanno sempre
supportato ed accompagnato in questo percorso, ma anche Società Autostrade per
l’Italia, una società che si è dimostrata aperta ad ascoltare le necessità del
territorio ed ha contribuito con ulteriori importanti investimenti alla
valorizzazione delle aree attraversate dalla nuova infrastruttura”.
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