martedì 14 maggio 2024

Presentata l’innovativa cartella clinica elettronica unica per tutte le Terapie Intensive del bolognese

Un progetto di ricerca e assistenza a vantaggio della qualità delle cure garantite nelle terapie intensive del Dipartimento dell’Emergenza interaziendale 

 

MargheritaTre, software sviluppato dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS e da medici intensivisti ed infermieri del GiViTI, è oggi utilizzato anche nelle Terapie intensive della Città Metropolitana. Un importante traguardo, nato dall’impulso dei professionisti dell’Ospedale Maggiore che da circa vent’anni aderiscono al gruppo di ricerca GiViTi: il più grande gruppo di ricerca italiano sulla terapia intensiva, che, tramite i dati raccolti attesta ogni anno come le terapie intensive dell’Azienda USL di Bologna siano all’avanguardia e presentino indicatori che superano la media nazionale in termini di outcome dei pazienti e controllo delle infezioni. MargheritaTre nasce come un programma di promozione della sicurezza dei pazienti, nonché di raccolta dati di qualità per condurre progetti di monitoraggio e di ricerca finalizzati al miglioramento continuo della qualità dell'assistenza basati su indicatori di processo ed esito, senza comportare un carico di lavoro aggiuntivo per il personale. L’introduzione di una Cartella Clinica Elettronica standardizzata per le diverse terapie intensive permette di: ridurre gli errori nella documentazione clinica, esplicitare percorsi diagnostici-terapeutici condivisi, valutare continuamente la qualità dell'assistenza, confrontare i processi assistenziali fra diversi reparti, promuovere lo scambio delle buone pratiche cliniche, ottimizzare l'uso delle risorse, assicurare la tracciabilità di ogni processo assistenziale, facilitare la partecipazione a progetti di ricerca specifici. Grazie ai progetti condotti dal gruppo GiViTI nelle Terapie Intensive del gruppo, è stato possibile, per esempio, migliorare la gestione dei pazienti infetti, ottimizzando le terapie antibiotiche e riducendo la diffusione di germi multirestistenti, in particolare nelle regioni italiane in cui la cooperazione organizzata tra operatori sanitari, direzioni aziendali e organi regionali ha permesso di realizzare interventi strutturati. Questi interventi hanno un importante impatto sulla popolazione assistita. Come noto, le Terapie Intensive sono tra i reparti più "critici", con elevata mortalità, in cui la qualità delle cure e dell’assistenza del paziente acquisiscono grande importanza. L’adozione di Margherita Tre da parte degli ospedali dell’Azienda USL di Bologna e il Policlinico di Sant’Orsola genererà un miglioramento degli standard di qualità delle cure nel paziente critico, una riduzione del tasso di mortalità osservata, dei costi, nonché il miglioramento dei risultati e la riduzione di potenziali errori. (ANSA)

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