domenica 26 maggio 2024

La riorganizzazione del servizio ferroviario non fa dormire sonni tranquilli a molti pendolari dell’Appennino

 



Valerio Giusti, del  Comitato per la Ferrovia Porrettana, elenca  i primi disservizi per chi utilizza la Ferrovia Porrettana. In un comunicato, dal titolo ‘l’Appennino vassallo della città metropolitana? Ai posteri l’ardua sentenza’ ,  scrive: 

Dal 9 giugno entreranno in vigore i nuovi orari estivi che comporteranno l'esordio del nuovo passante ferroviario che estenderà la linea Porrettana fino a Pianoro.

I nostri treni cesseranno di far capo al Piazzale Ovest di Bologna e transiteranno dai binari centrali per continuare fino a Pianoro: nessuno ha chiarito se ci saranno ripercussioni sulla puntualità. A breve scopriremo se utilizzare i treni della Porrettana per garantire un treno ogni 15 minuti nelle stazioni della cintura metropolitana, diventerà un’eccellenza del Servizio Ferroviario Metropolitano o una somma di disservizi.

Il progetto è stato presentato come un importante sviluppo del SFM ma i nuovi orari sono rimasti a lungo oscurati fino alla recente pubblicazione sui sistemi di vendita e questo, dimostrando sobria trasparenza, ha permesso solo in questi ultimi giorni di apprezzare alcune eccellenti decisioni, estremamente utili e gradite ai pendolari dell’Appennino bolognese.

Il primo treno del mattino, in partenza da Porretta Terme alle 5:01, giungerà a Bologna alle ore 6:13 anziché alle ore 6:04 e questo comporterà che un numero cospicuo di lavoratori saranno costretti ad utilizzare l'automobile per andare al lavoro abbandonando il trasporto ferroviario.

Il secondo treno del mattino, in partenza da Porretta Terme alle 5:35, incomprensibilmente, non fermerà più alla stazione di Silla e questo comporterà che decine di utenti provenienti da Lizzano in Belvedere, Gaggio Montano, Montese e Castel di Casio ecc, dovranno andare sino a Porretta per prendere il treno. Oltre a dover prolungare i propri tempi di viaggio in auto, non potranno più utilizzare l'ampio parcheggio di Silla ma andranno a intasare i parcheggi di Porretta attualmente già sovraccaricati.

Studenti e docenti che utilizzano la ferrovia Porrettana per recarsi al Polo Scolastico di Porretta Terme, che attualmente arrivano alla stazione alle 8:17 e poi prendono le navette per entrare a scuola alle 8:30, dal prossimo anno scolastico dovranno anticipare la sveglia di oltre 20 minuti per arrivare a Porretta alle 7:59 auspicando che anche la scuola anticipi gli orari di ingresso (sempre che TPER modifichi gli orari di tutte le linee dei bus provenienti dalle località della montagna…) per non correre il rischio di dover bivaccare una mezz'oretta all’addiaccio: lo speriamo pure noi.

Non conosciamo tutti i dettagli dei nuovi orari perché, dopo l'annuncio fatto più di un anno fa, il Comitato non è più stato aggiornato e informato dei progetti di regione e città metropolitana, che hanno fatto capire senza alcun dubbio che non siamo cittadini ma semplici vassalli, senza alcun diritto alla partecipazione e al confronto tranne che per ricevere qualche sintetica informativa a titolo di bonaria elargizione.

Se avessero preventivamente convocato il Comitato avremmo provato a spiegargli l'importanza di rispettare anche le necessità di coloro che sono costretti a svegliarsi prima dell’alba per raggiungere, dopo un lungo viaggio, i luoghi di lavoro e studio presenti nella cintura bolognese, ma appare evidente che i politici metropolitani siano poco interessati alle reali necessità delle popolazioni che vivono lontane dalla città; siamo un bacino elettorale troppo basso per interessare la politica e non ci resta che auspicare che i nostri rappresentanti escano dal loro apparente torpore a partire da chi dovrebbe tutelare la montagna.


2 commenti:

  1. MA SE QUESTI SINDACI ABBASSASSERO LO SGUARDO AL LIVELLO DEI BISOGNI PRIMARI...

    Qualcuno di voi ha notizie dell'interessamento dei Sindaci del nostro territorio su un tema di vitale importanza come quello del trasporto ferroviario?
    Io continuo a pensare che il loro primo compito dovrebbe essere quello di rappresentare gli interessi delle nostre comunità.
    Evidentemente loro hanno una idea, o interessi, diversi stando alla determinazione con la quale ignorano il funzionamento dei servizi essenziali per i cittadini.

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