Dal Gruppo Misto in Regione la sollecitazione alla Giunta ad adempiere a quanto previsto dalla legge a tutela del benessere animale
di Luca Boccaletti
Far sì che i cani in Emilia-Romagna siano tenuti in
condizioni di benessere e custoditi in spazi adeguati e degni di un paese
civile.
E’ la sollecitazione che proviene dalla consigliera
del Gruppo Misto che chiede il rispetto della legge regionale in
materia di animali e, in particolare, invita l’esecutivo regionale a “non
nascondersi dietro la lunghezza dei procedimenti normativi nazionali oppure dietro
la mancanza di decreti ministeriali attuativi di norme nazionali”.
Nel dettaglio, vengono richiama svariati passaggi
della normativa regionale in cui era stato previsto uno specifico intervento
tecnico sui requisiti delle strutture volte al ricovero dei cani e dei gatti e
i requisiti di detenzione degli animali di affezione, con disposizioni
specifiche per la detenzione dei cani da parte dei privati” e facendo
riferimento ad una serie di atti ispettivi, si paventa un intento dilatorio
“nascosto dietro la mancanza di decreti attuativi nazionali o, comunque, dietro
ritardi procedurali, quando è ben noto che sono, solo per il settore sanitario,
diverse decine i decreti attuativi a tutt’oggi mancanti e diverse centinaia
quelli mancanti in totale”.
Da qui l’atto ispettivo presentato in cui si denunciano gli interessi della lobby dei cacciatori “che pur continuando a diminuire di numero, mantiene intatto un diritto di veto in questa materia, di fatto avvallato da questa Giunta regionale che riconosce loro la possibilità di non rendersi disponibili ad accettare regole e tipologie nemmeno almeno pari a quelle imposte alle strutture, quali le strutture pubbliche di ricovero e custodia di cani”.
Si chiama intromissione nella vita privata dei liberi cittadini.
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