di Pier Paolo Lanzarini
Domani, sabato 11 maggio, alle 10.30, nella Sala Giorgi di Sasso Marconi, il candidato sindaco, Roberto Parmeggiani si confronterà sulla viabilità futura della valle del Reno con:
Silvia Zamboni (capogruppo Europa
Verde e VicePresidente dell'Assemblea Legislativa Regionale)
Valerio Giusti (Comitato per la
Ferrovia Porrettana) e
Marco Tamarri (Ass. Un Altro Appennino
è possibile)
Il
diritto alla mobilità, nelle aree interne, è uno dei più bistrattati.
La valle del Reno, pur presentando, potenzialmente, condizioni migliori di
altre zone del paese, si scontra con l’arretratezza della linea ferroviaria con
ritardi e cancellazioni frequentissimi e intere frazioni prive di servizi di
collegamento.
Sasso Marconi, oltre a condividere la mancanza di servizi, per la sua posizione
allo sbocco delle valli principali del nostro Appennino, subisce i danni dal
traffico passante, come il peggioramento della qualità dell’aria e la
congestione del traffico. Cosa tristemente nota e particolarmente pesante nei
mesi dello sventato crollo del ponte.
In questo contesto di carenza di offerta, qualcuno propone nuove strade (nuovo
cemento e asfalto, nuovo traffico, ecc…) e nuovi impianti di risalita, cioè
nuovi costi a carico dell’intera collettività, destinati però ad implementare
servizi destinati a pochi. Altri, invece, si battono per un servizio
universale, capillare, efficiente ed economico. Ma, soprattutto, potenzialmente
capace di dare risposta ai bisogni in tempi brevi.
Occorre ripensare il sistema complessivo del trasporto pubblico per l’ambito
collinare-montano. Anche questo, però, non si può fare senza partire
dall’ascolto dei bisogni delle comunità per arrivare ad elaborare una proposta
condivisa, quindi più forte, anche grazie al consenso dei cittadini., oltre che
delle istituzioni che li rappresentano.
Ne parliamo con gli utenti, con le istituzioni e con il candidato.
Al termine, aperitivo conviviale
Ad esempio i verdi, col loro delirante manifesto europeo accogliamoli tutti, no-border, ci hanno donato masnade di stranieri clandestini nordafricani che una settimana sì e l'altra pure richiedono l'intervento della polizia sui treni o nelle stazioni della linea Porrettana.
RispondiEliminaIeri e pure oggi spettacolo per tutti, poliziotti affettati da nordafricani, stazioni di Milano, etc. .
Beh, non male, eh!?
NO EUROPA; NO EUROPA, NO EUROPA chi si candida è mio nemico.
RispondiEliminaÈ da 50 anni che si parla di raddoppio della ferrovia Porrettana e non si è fatto finora nulla!
RispondiEliminaPer le elezioni la solita fuffa !
L'unico diritto alla mobilità che è stato garantito negli anni passati e presenti è quella degli ungulati che scorrazzano liberamente tra le colture devastandole! Più Verdi di cosi!
RispondiEliminaLanzarini dei verdi istituzionali, non lo vedrete mai contestare i 9 piani al Pedretti, non lo vedreta mai contro l'abbattimento alle Besta, però in conferenze, incontri, elezioni SI che lo vedrete.
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