Come era prevedibile le profonde e irrisolte ferite alla
viabilità lasciate dall’alluvione del maggio dello scorso anno sono entrate
nella campagna elettorale in corso. A dare fuoco alla miccia, un video su facebook nel quale il sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani, attribuisce ai
mancati finanziamenti governativi la causa dei ritardi negli interventi di
riparazione dei dissesti, reclama quindi che da Roma si operi per destinare
risorse a Sasso Marconi. Ricorda poi che il Comune, a riprova della decisa volontà
di affrontare il disastro, ha provveduto
in somma urgenza a riaprire le strade
con lo sgombero delle frane affrontando un costo di mezzo milione di
euro.
Piccata, se non irritata, la reazione del gruppo
locale di destra che si è sentito ingiustamente additato in quanto sostengono
che il Governo ha fatto tutto il possibile, stanziando somme importanti. “ Il
sindaco dica dove ha messo i tre milioni e tre di euro che ha già incassato,”
denunciano i componenti della formazione politica. “ Spieghi poi perché ha
omesso di inserire fra le zone alluvionate le frazioni martoriate dall’alluvione
del paese da lui amministrato, limitandosi a inserire in questo elenco solo Le
Ganzole. Spieghi poi perché il comune ha un avanzo di bilancio di oltre settecento
mila euro, un tesoretto che usa quale
indicatore della sua buona amministrazione, quando invece avrebbe potuto
utilizzarlo per la cura della viabilità e del territorio. Un bell’escamotage
per distrarre gli elettori”.
Sul tema interviene anche la capogruppo in Regione di
Fratelli d’Italia, Marta Evangelisti che in una nota scrive:
“Invece che lanciare accuse infondate, il sindaco di Sasso Marconi provveda a mettere in sicurezza la strada delle Ganzole. A un anno dall’alluvione il Governo ha dimostrato di sapere dare risposte adeguate anche in Appennino. Per questo ascoltiamo con stupore le parole dell’attuale primo cittadino di Sasso Marconi che pare dimenticare sia quanto fatto a livello di infrastrutture dal Mit, sia quanto già posto in essere dalla struttura commissariale proprio nel suo comune dove, addirittura, sono state programmate nuove date di apertura dello sportello pubblico territoriale attivato già ad aprile dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Gen. Figliuolo, al fine proprio di offrire supporto a tecnici e periti nella compilazione delle richieste di risarcimento danni a favore di famiglie e imprese e che, visti i positivi riscontri registrati durante le aperture di aprile, è a tuttora aperto.
L’accusa di mancanza di personale è
destituita di fondamento proprio perché lo sportello offre assistenza e
consulenza sia per la redazione delle perizie necessarie per consentire la
compilazione e l’invio delle richieste di contributo attraverso la piattaforma
regionale "Sfinge", sia per l’istruttoria di primo livello a favore
dei Responsabili unici del procedimento dei Comuni.
Ci piacerebbe che il Sindaco ottemperasse
invece alle proprie competenze, ad esempio rimuovendo completamente il
materiale legnoso e fangoso, che giace da un anno ai bordi della strada
provinciale delle Ganzole, una delle principali arterie di collegamento, e
provoca, durante il maltempo, disagi alla sicurezza stradale e quindi alla
circolazione. Ci risulta infatti che queste opere a carico del comune dovessero
già essere iniziate e comunque ultimate entro fine mese, ma così non è, e
questo non permette alle famiglie lì residenti di poter tornare ad una normale
vivibilità delle loro abitazioni e quindi della loro quotidianità. Le risorse e
il supporto tecnico ci sono, tanto che il Sindaco di Sasso nulla ha eccepito
durante la recente visita del Generale, perché oggi se ne esce così?
L’amministrazione farebbe bene a procedere senza perdersi in spot da
campagna elettorale che lasciano il tempo che trovano”.
Questi recitano i soliti meschini copioni elettorali mentre nel mondo reale il Rapporto Istat 2024 dice che in Italia i lavoratori sono sempre più poveri
RispondiEliminahttps://quifinanza.it/lavoro/rapport
Per quanto attiene alla strada delle Ganzole la priorità, a mio parere, era da dare alla sistemazione delle tre frane insistenti nel comune di Pianoro (sempre di città metropolitana si parla). Quelle si che creano disagi e problemi essendo di fatto quella strada la tangenziale sud di Bologna.
RispondiEliminaIl problema risiede sempre nella Citta Metropolitana. Guidata da nominati.
Elimina