Lo scopo delle indagini è di risalire alle cause del disastro e individuare eventuali responsabilità
Spiegare funzionamento dei gruppi di generazione e sistemi Scada. Illustrare l'attività della centrale idroelettrica di Bargi, spiegando il funzionamento dei "gruppi di generazione" 1 e 2. Descrivere i lavori di ammodernamento che sono stati svolti negli scorsi anni e se l'impianto era dotato di tutti gli apparati di sicurezza e protezione in caso di anomalie di funzionamento o guasti. Analizzare tutte le attività di "commissioning", ovvero i test e le prove per studiare il comportamento dell'impianto fino al carico massimo consentito. E analizzare i due sistemi Scada, le "scatole nere", valutando se l'accertamento debba essere considerato irripetibile. Tutto questo per accertare la dinamica dei fatti e ricostruire le cause dell'incidente, al fine di individuare i responsabili.
Sono questi i quesiti che la Procura di Bologna, con il
procuratore capo Giuseppe Amato e i pm Flavio Lazzarini e Michela Guidi, ha
affidato questo pomeriggio ai quattro consulenti tecnici nominati per far luce
sulla strage della centrale idroelettrica di Suviana a Bargi, nel bolognese, lo
scorso 9 aprile. Nell'incidente persero la vita 7 persone. Il fascicolo, al
momento contro ignoti, ipotizza i reati di disastro colposo, omicidio colposo e
lesioni personali colpose.
I quattro consulenti incaricati sono Carlo Alberto Nucci,
professore ordinario di sistemi elettrici per l'energia dell'Università di
Bologna; Vincenzo Parenti Castelli, professore emerito e già ordinario di
meccanica applicata alle macchine sempre all'Unibo; Enio Paris, anche lui
emerito e già docente di idraulica all'Università di Firenze; infine Domenico
Pianese, professore di costruzioni idrauliche, marittime e idrologia
all'Università Federico II di Napoli.
In Procura si è tenuta una riunione di oltre una ora a cui
hanno partecipato anche gli avvocati nominati dai familiari di alcune delle
vittime (con i loro consulenti), i vertici dei vigili del fuoco e i
carabinieri. I consulenti avranno inizialmente 60 giorni di tempo per portare a
termine gli accertamenti. (ANSA)
La verità non la sapremo mai.
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