Una panchina gigante al lago di Castel dell’Alpi. E’ la prima nel territorio della Città Metropolitana di Bologna.
di Martina Mari
Le panchine giganti sono ormai diventate un’attrazione turistica molto
diffusa in Italia, che si sta pian piano diffondendo anche in Europa, e da oggi
anche nella Città Metropolitana di Bologna,
dove sarà possibile trovarne una proprio lungo le sponde
del lago di Castel dell’Alpi, nel Comune di San Benedetto Val di Sambro.
Una panchina gigante, lungo il percorso che costeggia il lago, per
promuovere il turismo all’aria aperta: è stata inaugurata sabato 13 aprile dal
Sindaco Alessandro Santoni che, durante la cerimonia, ha voluto ricordare
ancora una volta le vittime e i feriti del disastro di Suviana.
Questa realizzazione, la prima all’interno dell’ambito metropolitano
bolognese, si inserisce nel famoso circuito che si trova sul sito bigbenchcommunityproject.org,
nato nel 2009 da un’idea del designer americano Chris Bangle, diffusasi
rapidamente in tutta Italia e nel mondo, al punto che ad oggi sono 339 le
panchine esistenti e 73 quelle in fase di realizzazione. In questo panorama,
quella di Castel dell’Alpi è la realizzazione 337. Tra le particolarità di
questo progetto non vi è solo la realizzazione “fuori scala”, ma anche il
fatto che la costruzione della panchina gigante deve avvenire grazie a fondi e
manodopera volontaria: nessuna risorsa pubblica può essere usata per
realizzare l’installazione. Questa deve avvenire seguendo un design protetto da
copyright che viene concesso gratuitamente a condizione che si rispettino
alcune caratteristiche: la panchina deve essere costruita in un punto con vista
panoramica e contemplativa, liberamente accessibile al pubblico e lontana da
strade.
In questa azione sono coinvolte anche le attività commerciali grazie al
«progetto passaporto»: agli esercizi commerciali locali verrà infatti
consegnato un timbro per vidimare i passaporti ai visitatori che così potranno
testimoniare di essere stati sulla pancona di Castel dell’Alpi.
“Questa panchina gigante - spiega il Sindaco di San
Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni - si inserisce
all’interno di un circuito che è diventato un’attrazione molto diffusa in
Italia, e che siamo certi contribuirà a sostenere la comunità locale, il
turismo e le eccellenze artigiane del nostro territorio. Queste realizzazioni
non possono essere eseguite con risorse pubbliche, per questo è doveroso il
ringraziamento nei confronti di coloro che ne hanno sostenuto economicamente e
materialmente la realizzazione: privati cittadini volontari, imprese ed anche i
proprietari del terreno, poiché tutti sono stati attori di questo bellissimo
risultato che, oltre a restituirci un’opera originale nel suo genere,
arricchisce un contesto in cui già da anni lo spirito di iniziativa locale ha
valorizzato con analoghe singolarità il lago di Castel dell’Alpi anche oltre
gli aspetti naturali che già lo contraddistinguono e lo rendono una
eccellenza. Le Panchine Giganti sono per lo più conosciute per immagini, ma
confermo che una volta che ci si siede su una di esse si prova la sensazione di
godersi la vista come se “si fosse di nuovo bambini”, suggestione pensata dagli
ideatori di questo progetto che corrisponde effettivamente alla realtà! Un
ringraziamento
particolare mi sia consentito dedicarlo anche a Simone Querzola che da Consigliere Comunale assieme a me ha lavorato a questo progetto che oggi vede la sua definitiva concretizzazione. Ora non mi resta che augurare a cittadini e visitatori buon riposo e buona veduta del lago, seduti sulla Pancona di Castel dell’Alpi”.
In un futuro molto vicino, quando l'essere umano sarà cancellato da uno dei periodici reset, qualcun altro, arrivato da terre sconosciute, si chiederà, ma quanto erano alti gli abitanti di queste zone, con panchine giganti.
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