Oggi, lunedì 22 aprile, vaccinazioni ad accesso diretto a Bologna e San Giovanni in Persiceto e il 23 un convegno per fare il punto sulla promozione delle campagne vaccinali negli ospedali e sul territorio
In occasione della
Settimana mondiale per l’immunizzazione, l’Azienda USL di Bologna organizza due
giornate di vaccinazioni dedicate a specifici target e una giornata di studio
per i professionisti sanitari.
Oggi, lunedì 22 aprile a
San Giovanni in Persiceto, il primo open day vaccinale sarà rivolto a uomini e
donne nate dal 1952 al 1959 che non siano ancora protetti contro il Fuoco di
Sant’Antonio (Herpes zoster) e lo Pneumococco. Si potrà accedere senza
prenotazione, dalle 9 alle 13, al Poliambulatorio di San Giovanni in Persiceto
in Circonvallazione Dante Alighieri, 12/D.
Nel pomeriggio di lunedì
22, a Bologna, l’altro open day ha come focus la protezione dei più giovani dal
Papillomavirus (HPV) ed è rivolto alle ragazze nate dal 1999 al 2012 e ai
ragazzi nati dal 2006 al 2012. Le vaccinazioni, gratuite e senza
prenotazione, saranno effettuate dalle 14 alle 18 presso la Casa della Comunità
- Navile, in via Svampa 8.
La vaccinazione contro
il Papilloma Virus è la misura più efficace per la prevenzione di tumori
dell’apparato genitale femminile e maschile e dell’orofaringee. Si stima che
ogni anno in Italia il Papilloma Virus sia la causa di 6.000 tumori sia in
uomini che in donne.
Domani, martedì 23 aprile,
dalle 14 alle 17.30 presso l’Aula Magna dell’Ospedale Maggiore, si terrà
il convegno “Vaccinazioni: la rete dei servizi nel territorio dell’Azienda USL
di Bologna”, in collaborazione con l’IRCCS Policlinico Sant’Orsola-Malpighi.
L’evento è rivolto a medici, medici in formazione specialistica e
professionisti sanitari che eseguono le vaccinazioni e sono coinvolti nella
promozione delle vaccinazioni.
Durante il convegno
saranno illustrati i risultati di copertura vaccinale per le varie malattie e
delle diverse campagne in Italia, in regione e nel bolognese, sia in ambito
pediatrico che degli adulti, oltre alle strategie per ampliare ulteriormente le
coperture attraverso la vaccinazione sia in ospedale che negli ambulatori sul
territorio.
Quest’anno la Settimana
mondiale dell’immunizzazione celebrerà i 50 anni dell’EPI, il Programma Esteso
di Immunizzazione, e i suoi risultati: le campagne vaccinali hanno permesso di
eradicare il vaiolo, quasi sconfiggere la poliomielite e garantire che più
bambini sopravvivano e prosperino come mai prima d’ora.
In soli cinquant’anni
siamo passati da un mondo in cui la morte di un bambino era qualcosa che molti
genitori temevano, a un mondo in cui ogni bambino – se vaccinato – ha la
possibilità di sopravvivere e crescere sano.
Dal 1974 a oggi, il
Programma Esteso di Immunizzazione (EPI) è passato dalla protezione contro 6
malattie infantili fino agli attuali 13 vaccini universalmente raccomandati
durante il corso della vita e 17 vaccini aggiuntivi con raccomandazioni in base
al contesto.
Negli ultimi anni, però, i progressi in materia di immunizzazione sono diminuiti a livello globale. Tra le cause identificate dall’OMS ci sono la pandemia da Covid-19, i crescenti conflitti, le recessioni economiche e l’aumento dell’esitazione vaccinale. Per questo assistiamo a improvvise epidemie di difterite e morbillo che, fino ad ora, avevamo avuto quasi sotto controllo. Sebbene la copertura vaccinale globale sia buona – con 4 bambini su 5 completamente coperti – secondo l’OMS c’è ancora molto da fare.
https://www.giornalone.it/prima-pagina-la-verita/ "Speranza confessa il pressing sui PM: Non sequestrate i vaccini dopo i danni."
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RispondiEliminaCome è possibile avere fiducia di chi dovrebbe tutelare la popolazione
https://lanuovabq.it/it/hanno-taciuto-su-effetti-avversi-e-efficacia-tutte-le-accuse-ad-aifa-e-speranza
I vaccini funzionano alla grande.
RispondiEliminaFatevene una ragione.
Anonimo delle 21.21, si se quello che vuoi è sterminare la popolazione mondiale.
RispondiEliminaMavascurzerintaltalco.
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