martedì 5 marzo 2024

Individuata una truffa “bonus facciate”

Sequestrati 250.000 euro di crediti d’imposta fittizi

 

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza  informa:  


I militari della Guardia di Finanza di Bologna, dopo aver scoperto una truffa con il cosiddetto “bonus facciate”, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna hanno sequestrato 250.000 euro di crediti d’imposta fittizi a una società impegnata nella ristrutturazioni edili.

A smascherare l’illecito sono state le rimostranze di alcuni condòmini del complesso dove la società ha operato. Dopo la stipula del contratto di appalto, che prevedeva l’applicazione del cd. “bonus facciate” con spesa a carico dello Stato per il 90% e per il rimanente 10% a carico dei condòmini, questi ultimi nei mesi successivi hanno rilevato il mancato avvio delle attività da parte della società appaltatrice, sollecitando senza successo l’amministratore di condominio, salvo poi apprendere dell’affidamento in subappalto dei lavori ad una nuova società.

L’intervento dei finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano  ha avuto come focus la genesi della società appaltatrice, risultata essere stata costituita appena una settimana prima dell’assemblea condominiale che aveva approvato il preventivo dei lavori, nonché la verifica dei presupposti per accedere ai bonus edilizi.

Cruciale, per lo sviluppo della vicenda, è risultato il ruolo dell’amministratore di condominio, il quale avrebbe indotto in errore i condòmini favorendo l’approvazione del preventivo prodotto dalla società, pur consapevole della sua recente costituzione, nonché della carenza di comprovata esperienza nel settore. Inoltre, nonostante l’evidente inadempienza contrattuale della società appaltatrice, lo stesso amministratore avrebbe disposto la cessione del credito d’imposta a favore della società subentrata, inserendolo nell’apposita piattaforma dell’Agenzia delle Entrate.

L’attività investigativa delle Fiamme Gialle ha quindi delineato le ipotesi di responsabilità penali dell’amministratore di condominio e del legale rappresentante della società aggiudicataria dell’appalto, con riferimento ai reati di truffa nei confronti dei condòmini e di tentata truffa ai danni dello Stato; quest’ultima scongiurata grazie al sequestro dei crediti d’imposta disposto dall’Autorità Giudiziaria per evitarne l’indebito utilizzo o la cessione a terzi.

 

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