Si auspica la messa in sicurezza dell’habitat faunistico dai lavori di manutenzione straordinaria della traversa afferente il vicino impianto idroelettrico di proprietà di Enel Green Power
di Luca Boccaletti
“E’ necessario e urgente un pronto intervento al
fine di salvare la fauna ittica presente sotto la traversa sul fiume Reno e
afferente all’impianto idroelettrico ‘Pioppe di Salvaro’, messa a rischio
dall’intervento di manutenzione straordinaria effettuato da Enel Green Power
Italia”.
Questa la richiesta che la capogruppo del Gruppo
Misto Giulia Gibertoni (nella foto) rivolge alla giunta con un’interrogazione in cui si
auspica non vengano replicati gli errori e i danni arrecati all’ambiente nel
2020 “quando la stessa Enel Green Power procedette allo svuotamento della
sovrastante diga di Pavana con un’operazione in cui morirono migliaia e
migliaia di pesci, tra cui carpe, cavedani, trote e lucci con danni
incalcolabili all’intero ecosistema fluviale”.
Sottolineando come “tutti i lavori che interessano
direttamente il flusso dell’acqua nei lavori di manutenzione straordinaria
della traversa del Reno avrebbero dovuto essere comunicati con congruo anticipo
al Settore Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna”, Gibertoni
informa anche come già nella giornata odierna “si sta procedendo con lavori
particolarmente impattanti stante la formazione di una nuova rampa in massi
ciclopici per la creazione di una linea artificiale di compluvio e ciò ha
determinato il sensibile abbassamento del livello di acqua nello specchio e
l’affioramento dei primi esemplari di pesci morti”.
A fronte di un notevole impatto ambientale anche per
la sola fase di accantieramento, consistente “nella rimozione della vegetazione
lungo la sponda idraulica sinistra del Fiume Reno, la realizzazione di un guado
in tubi metallici, la pulizia della vegetazione interferente per il
collegamento tra il guado provvisorio e la viabilità esistente, i movimenti
terra per l’adeguamento della viabilità esistente al passaggio dei mezzi di
cantiere, nonché la predisposizione di aree di cantiere per lo stoccaggio dei
massi ciclopici necessari per i lavori”, Gibertoni chiede specificamente se
l’inizio dei lavori sia stato comunicato con congruo anticipo agli uffici
regionali e “per quale ragione non sia stata effettuata una valutazione preventiva
dell’impatto del lavori a tutela della fauna ittica, ma anche dell’avifauna e
della vegetazione delle ripe fluviali”.
Bonazzi scrive:
Vi
contatto per sapere se siete al corrente della lavorazione che prevede
l'interruzione e lo svuotamento completo di acqua nella buca sottostante la
briglia di Pioppe di Salvaro.
Conosco
molto bene questa buca da almeno 20 anni, e so per certo che è piena di pesce.
Visto
e considerato che il committente è Green Power, lo stesso che provocò il
disastro ambientale del bacino di Pavana, sono decisamente preoccupato di
vedere un "Pavana 2".
Io
vorrei che prima dello svuotamento completo dall' acqua, si intervenisse al
recupero della fauna ittica, spostandoli semplicemente dalla buca, alla piana
sopra la briglia.
Da
una settimana monitoro ogni giorno. Si è già iniziato a deviare il corso del
Reno e si sta portando i massi che riempiranno la buca, il cui livello è già
sceso di 70-80 cm.
Voi
fate questi interventi di salvataggio? Ovviamente mi rendo disponibile al
massimo.
Il link con il filmato che testimonia come le speranze di Bonazzi siano andate deluse:
https://www.facebook.com/groups/199478550247593/posts/2521138664748225/
È uno scandalo e un disastro ambientale, possibile che nessuno intervenga per fermare questo abuso nei confronti della natura? Possibile che abbiano ottenuto il permesso di fare un lavoro del genere senza prima togliere i pesci?
RispondiEliminaPerché una azienda con un fatturato alto come Enel non ha voluto spendere due soldi in più per lo spostamento dei pesci?
Associazioni animaliste dove siete?
RispondiEliminaAssociazione faunistica dove siete?
Tutori dell'ambiente dove siete?
Multaroli dove siete?
Il reno vi aspetta.
Gian Paolo Frabboni
Con 500 euro vi portano un tir di pesci, non rompete le balle con gli ambientalisti, sono il battistrada di tutte le nefandezze che verranno fatte ai cittadini.
RispondiEliminaCerto, quindi è giustificato uccidere diversi quintali di pesce e distruggere un ecosistema che si sta formando dal 1800 dalla costruzione della suddetta diga, quello era un posto unico in tutto il reno ed è stato sepolto da sassi senza alcun rispetto per l'ambiente e i pesci che ci abitavano, potevano quanto meno passare con gli storditori a salvare il pesce invece la nostra cara Enel ha deciso pure di risparmiare in quello, sono passati con gli storditori praticamente a fine lavori quando hanno già sepolto praticamente tutta la buca e la parte vicino alla diga con le tane dei pesci, ne hanno salvati nemmeno una centesima parte ed è veramente scandaloso che nessuno sia venuto a fare multe e bloccare questi lavori gestiti senza il minimo riguardo per l'ambiente
EliminaSe i pescatori potessero dare una mano sarò il primo
RispondiEliminaSe i pescatori potessero dare una mano sarò il primo
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