Probabilmente un emulo del danneggiatore di autovelox ha colpito la colonnina dissuasore posta sul lato a monte della provinciale Val di Setta a Lama di Setta nei pressi della trattoria Osteria delle Fate. Questa mattina la struttura è apparsa agli automobilisti di passaggio visibilmente aperta in più parti e piegata. Fra questi Marco Veronesi che ha segnalato il fatto. Difficile ipotizzare che sia stata un'auto uscita di strada ad averla colpita poichè non vi sono ammaccature. Quel tratto di strada è particolarmente pericoloso poichè, provenienti da Vado e diretti a Bologna, segue una curva abbastanza rischiosa e quindi il limite di velocità è più che opportuno. Da un primo frettoloso esame gli altri dissuasori dell'area non sembra abbiano subito manomissioni.
Il limite è opportuno certamente, il velox no.
RispondiEliminaHa fatto bene, se sei costantemente minacciato, prima p poi ti incazzi.
RispondiEliminaEsistono i dossi stradali artificiali che fanno il loro lavoro, ma non fanno cassa.
RispondiEliminaI dossi artificiali sono fuori legge per chi non lo sapesse
RispondiEliminaQuale legge, quella del menga?
EliminaOpportuno per fare cassa.
RispondiEliminaHa fatto bene
Ne hanno messo uno nuovo poco dopo Vado verso Rioveggio.
Dato che passano meno auto da Gardeletta dovranno pur incassare da qualche altra parte no?
Le amministrazioni delle valli sono servite, sempre pronte a prendere (depredare), per me è caccia di frodo, non danno mai niente e ti usano come un bancomat, trappole lungo le strade di montagna da percorrere ai 30-50, come i briganti di una volta chiedono denaro a chi infrange le loro regole insensate
RispondiEliminaComprate un carretto con il somarello, nessuno vi farà multe per eccesso di velocità, con quello.
RispondiEliminaMa che senso ha, porre un limite di velocità, se poi non viene fatto rispettare?
RispondiEliminaSe un limite è opportuno, ben venga il velox; se non lo è va tolto il limite, non il velox.
L'unico modo per avere norme a misura d'uomo è farle rispettare, per poi poter correggere con cognizione di causa quelle sbagliate.
L'alternativa è fare norme, non farle rispettare, poi dire che non funzionano e, quindi inseverire le norme (e lo vediamo continuamente).
È questo che piace ai cittadini?
Pare che anche a molti cittadini piaccia vivere in un regime borbonico, dove le norme ci sono, se sei furbo o fortunato le eviti, ma vivi sempre con la spada di Damocle di una messa in pratica imprevedibile.
Non se ne può più, non se ne può più, siamo pieni fino ai capelli, lo volete capire o no? Non se ne può più neanche di gente come il 10.59.
RispondiEliminaFatti una doccia, fredda.
EliminaMa finitela di lamentarvi, cos'e' tutto sto "chiaggneffott"?!
EliminaRispettate leggi e regole come fanno le persone normali, cribbio!
Molti pensano o sperano di essere più' furbi, per cui le regole lasche e scritte male sono il loro ambiente ideale.
RispondiEliminaSalvo poi risvegliarsi bruscamente all'arrivo del postino con una lettera verde in mano che chiede una firma per la consegna.
Egregio sig.(o sig.ra) 22:53,
RispondiEliminaMa lei cosa vorrebbe, un mondo senza regole?
Davvero pensa che in un simile mondo, lei avrebbe la forza per tenere a bada chi vorrebbe camminare su di lei?
Disse l'orwelliano vigile urbano delle 10.22
RispondiEliminaLasciate stare Orwell.
RispondiEliminaQui si tratta di affermare (ammesso che si abbia il coraggio di farlo) se si vuole vivere in un mondo senza regole o con delle regole, poche o molte che siano.
Punto.
Il resto viene da sè.
Disse il vigile fascista delle 15.08
RispondiEliminaPulisman, prego.
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