16 a Bologna, 10 a Ferrara, 4 a Reggio Emilia, 2 a Forlì-Cesena, 2 a Piacenza, 1 a Ravenna e 1 a Rimini. Salgono a 658 le tutele complessive in Emilia-Romagna.
Si arricchisce l’elenco degli alberi
monumentali in Emilia-Romagna. Piante selezionate in base ad una serie di
caratteristiche - età e dimensione, rarità botanica, per ricordare le
principali – che fanno di questi patriarchi della natura esemplari unici
e di grande fascino. Giganti della natura il cui valore naturalistico si
accompagna a quello storico e culturale.
Le nuove tutele sono 36 per complessivi 85 alberi monumentali. La tutela, infatti, può riguardare un albero singolo, ma anche esemplari che si trovano in gruppo o in filare.
Nel Comune di Bologna vengono tutelati un bellissimo
Frassino (Fraxinus angustifolia) e un gruppo di cinque Cipressi calvi (Taxodium
distichum) all’interno dell’Oasi dei Saperi a Corticella. Sempre all’interno di
un’Oasi, questa volta del WWF, sono stati inseriti nell’elenco regionale degli
Alberi monumentali regionali (Amr) cinque maestosi esemplari singoli di
Castagno (Castanea sativa).
Nell’Appennino bolognese, a Marzabotto, Vergato e ad
Alto Reno Terme sono stati tutelati rispettivamente una Farnia, una Roverella
ed un bellissimo esemplare di Pero (Pyrus piraster), precisamente in località
Pratonovello. Passando dall’Appennino alla pianura, le nuove tutele riguardano
un gruppo di cinque Cipressi dell’Himalaya (Cedrus deodara) nel territorio del Comune
di San Lazzaro, mentre a Zola Predosa sono stati inseriti il Cedro del Libano (Cedrus
libani) di Villa Garagnani, un Gelso bianco (Morus alba) e un esemplare
monumentale di Melo di varietà Rosa romana, forse tra i più imponenti della
provincia bolognese e oggetto anche della mappatura genetica svolta dal
Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di
Bologna, e che si stima possa avere quasi un secolo di vita.
Roverella Cereglio
Pero Alto Reno Terme
Farnia Marzabotto
Cedro Vergato
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