lunedì 13 novembre 2023

L’anno che verrà, sarà veramente l’anno di Marconi?

 


Ricorre nel 2024 il 150mo della nascita dello scienziato sassese e tutti promettono di volerlo celebrare in modo da dare finalmente giustizia al più grande inventore italiano e da riparare i colpevoli ritardi.  

A voler fare il punto sul programma delle celebrazioni per il 150mo della nascita di Guglielmo Marconi è stato il consigliere regionale Marco Mastacchi (nella foto) con una interpellanza in cui chiede quali azioni la Regione intenda mettere in campo per la ricorrenza.

Mastacchi, ha inizialmente ricordato che Guglielmo Marconi è  il più grande inventore che l’Italia abbia avuto e che è universalmente  considerato il padre della tecnologia che per prima sfruttò le onde radio, consentendo l’evoluzione delle comunicazioni. Il consigliere ha inoltre sottolineato che “ la visione di Marconi scienziato, inventore e imprenditore rappresenta ancora oggi un modello unico di creatività, innovazione e ispirazione anche per molte imprese del territorio bolognese, ad oggi uno dei principali centri mondiali per la produzione e diffusione di conoscenza e per la creazione di imprese innovative e start up”.

Ha poi aggiunto sue considerazioni su come  valorizzare la ricorrenza, citando anche il noto ‘museo Pelagalli’ come importantissima raccolta sulla storia delle telecomunicazioni. Tale museo nel 2007 ha ottenuto il riconoscimento del Centro Unesco di Bologna quale realtà unica nel suo genere, che attraverso i suoi 21 settori espositivi, gli oltre 2.000 oggetti esposti e i laboratori dedicati agli esperimenti scientifici, racconta ai visitatori l’affascinante percorso di oltre 200 anni di storia della comunicazione, tramite la radio di Marconi, appunto, la fotografia di Edison, il cinema dei fratelli Lumière, il telefono di Meucci e il computer di Steve Jobs e la televisione di Baird. Il Museo Pelagalli per questa sua unicità e per la sua valenza culturale di interesse anche per la comunità scolastica può, con apposite iniziative, anche virtuali,  essere reso più visibile all’interno di un contesto definito e organizzato.


Infine Mastacchi chiede  quali siano le azioni che la Regione intende mettere in campo per celebrare il 150mo e nel contempo per promuovere anche un turismo scientifico-culturale in tutta la  Regione, che parta dalla Città Metropolitana, sede del Museo della comunicazione multimediale di Pelagalli,  fino alle colline di Sasso Marconi, dove sono custodite,  presso Villa Grifone, le spoglie dello scienziato .

Ha risposto l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori ( nella foto) il quale, dopo aver convenuto che Marconi ha un credito celebrativo rilevante, ha detto: “ Non abbiamo ancora notizie certe dal Ministero. Ci siamo comunque garantiti un budget disponibile per poter affiancare le iniziative delle altre istituzioni. Allo stesso tempo continua la nostra attenzione verso la collezione Pelagalli, anche se non è così facile come sembra l’acquisizione. In ogni caso anche su questo contiamo sul fatto che la sottosegretaria Lucia Borgonzoni ha più volte dichiarato di volere  acquisire  quella collezione.

Infine, condivido l’idea che si debba aumentare il peso museale di Villa Griffone. Villa Griffone è ovviamente la casa della famiglia Marconi, è il luogo dove si svolse il primo esperimento, quello famoso del colpo di fucile. In parte ha una destinazione museale, in parte ha una destinazione di ricerca. Dare una destinazione completamente museale a Villa Griffone può essere un’ottima idea. Infine”, ha detto, “ metto un grande accento sul fatto che Marconi e Villa Griffone fanno parte di quella filiera geografica  che dalla Chiusa di Casalecchio alle Terme di Porretta è una collana di eccellenze mondiali collocata  in una sola valle, che meriterebbe ben altra attenzione. A proposito di trascuratezza, direi che la trascuratezza per gli aspetti culturali della Valle del Reno è una delle cose più difficili da capire, anche se la recente nomina di Campolo e Grizzana nel PNRR può essere un volano fondamentale”, ha concluso l’assessore.

Aumentare il peso museale di Villa Griffone farebbe pensare al trasferimento lì del Museo Pelagalli. Pietosamente e forse stupidamente lo si può sperare.

Comunque parole dolci come il miele, quelle dell’assessore, per le orecchie di chi ama la Valle del Reno e di chi la vede inspiegabilmente dimenticata dall’epoca della realizzazione della linea ferrata che l’unisce alla Toscana. Sono solo parole, di concreto l’assessore ha detto ben poco. Se la rappresentanza politica della Valle, di tutti gli schieramenti, superasse le divisioni e si adoperasse perché quelle parole diventassero una realtà, farebbe un bel servizio alla vallata.

Per onor di cronaca, Mastacchi si è dichiarato soddisfatto della risposta, aggiungendo che spera vivamente che questa risposta non rimanga una dichiarazione di intenti, ma che si trasformi davvero in azioni concrete. Tante volte sono state spese belle parole, ma, nei fatti, purtroppo, le cose non si sono concretizzate, ha voluto ricordare.

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