All’esito
dell’audizione con le Confederazioni sindacali Cgil e Uil, in merito alla
proclamazione dello sciopero nazionale del 17 novembre, la Commissione di
garanzia ha ritenuto di confermare il contenuto del provvedimento adottato in
data 8 novembre, ai sensi dell’articolo 13, lett. d) della legge n. 146/90.
Lo sciopero, così come proclamato dalle
Confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere
considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero
generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe
alle normative di settore sui servizi pubblici (delibera n. 03/134).
La Commissione di garanzia, con la decisione assunta,
non intende in alcun modo mettere in discussione l’esercizio del diritto di
sciopero, ma continuare ad assicurare l’osservanza delle regole che ne
garantiscono il contemperamento con i diritti costituzionali della persona.
I legami dei commissari del Garante scioperi con la maggioranza non mancano, per almeno tre su cinque.
RispondiEliminaLa presidente Paola Bellocchi e Fabrizio Ghera sarebbero vicini ai leghisti Alberto Bagnai e Claudio Durigon.
Peppino Mariano ha un link diretto con Meloni, di cui fu consulente tra il 2008 e il 2011 (quando la leader di FdI era ministra della Gioventù).
Paolo Reboani in anni passati è stato invece consulente per ministri del Lavoro Roberto Maroni e Maurizio Sacconi, nonché sherpa internazionale della ministra Emma Bonino durante il governo Prodi.
Luca Tozzi ha lavorato come consulente giuridico del ministro della Famiglia nel biennio 2018-19: Lorenzo Fontana, oggi presidente della Camera, organo che ha designato Tozzi e tutti gli altri quattro membri della Commissione.
La Commissione di Garanzia (contro il diritto di) Sciopero, è strutturalmente asservita ai governi; così è stata concepita e fortemente voluta anche dai sindacati confederali (per depotenziare il nascente sindacalismo di base) per cui a CGIL "gli sta bene come un vestito nuovo".
RispondiEliminaMa, ironie a parte, ora l'attacco è a tutti i lavoratori (direi schiavi visto che "non andare a lavorare" non è un loro diritto) ed è il caso di difendersi, vedi qui le argomentazioni https://www.youtube.com/watch?v=5NNwURMQ1Ew
e che sarà mai. abbiamo ex sindacalisti della cgil ora deputati in quota pd.
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