L’Azienda USL di Bologna fa scuola a livello nazionale con un modello di telerefertazione che garantisce ai pazienti il follow up in prossimità del domicilio, nonché una maggiore aderenza alle terapie.
L’Azienda USL di Bologna informa:
A poche settimane dal premio ricevuto durante la
manifestazione di FORUM Sanità 2023, il progetto delle Cliniche virtuali
oculistiche torna a vincere. Questa volta a premiare l’innovativa soluzione
organizzativa nel panorama italiano è AGENAS: l’Agenzia Nazionale per i Servizi
Sanitari Regionali.
Nell’ambito dell’iniziativa “Innovazione in sanità
digitale”, organizzata da AGENAS in collaborazione con la SICS (Società
Italiana di Comunicazione Scientifica e Sanitaria), il progetto delle Cliniche
virtuali oculistiche è infatti risultato vincitore del premio “Innovatività del
progetto in relazione all’uso dell’ICT - concretezza - sostenibilità e
replicabilità “.
A ritirare il premio, a Roma, Paolo Bordon,
Direttore generale dell’Ausl, in rappresentanza dell’ampio gruppo di lavoro
dell’Azienda USL di Bologna che ha reso possibile, ad oggi, la nascita di 3
Cliniche virtuali oculistiche presso gli ospedali di Bazzano, Bentivoglio e San
Giovanni in Persiceto.
“Anche questo premio, che non è il primo ricevuto
dal progetto – spiega Paolo Bordon, Direttore generale dell’Azienda USL di
Bologna - è l’esito di un grande lavoro squadra che ha coinvolto le equipe
dell’Oculistica, dell’Ingegneria clinica, il board di telemedicina, l’ICT,
ovvero centinaia di professionisti dell’Azienda USL di Bologna, ogni giorno
impegnati per migliorare i servizi offerti ai pazienti di tutto il territorio
bolognese. Questa innovativa soluzione organizzativa – sottolinea il Direttore
generale – rappresenta un utile contributo anche per abbattere le liste
d’attesa in oculistica.
Siamo dunque particolarmente orgogliosi del
riconoscimento di AGENAS che corrisponde gli sforzi messi in campo per
raggiungere questo importante risultato. A ciascuno dei professionisti convolti
vanno i miei complimenti. È infatti grazie ad ognuno di loro che oggi l’Azienda
sanitaria si colloca tra le Aziende più innovative e sostenibili d’Italia”.
Così ha concluso Paolo Bordon.
“Questo ulteriore riconoscimento al modello delle cliniche virtuali conferma che la direzione è quella giusta, una direzione che la motivazione stessa del premio sintetizza perfettamente: innovatività, concretezza, sostenibilità e replicabilità. La nostra sanità deve rispondere nella maniera più efficace possibile alla presa in carico dei cittadini e questo è il modello organizzativo verso il quale si tenderà in misura sempre maggiore”. Così ha commentato la notizia del premio Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna.
L’innovativo modello organizzativo delle Cliniche
virtuali oculistiche
L’Azienda USL di Bologna è la prima azienda
sanitaria in Italia ad aver sperimentato il modello organizzativo delle
Cliniche Virtuali Oculistiche: realtà ospedaliere senza confini in grado di
raggiungere le persone in prossimità del domicilio senza perderà la qualità del
servizio. Queste realtà si compongono di Spoke diagnostici periferici,
dislocati strategicamente sul territorio ed inseriti in una rete di
telemedicina Hub and Spoke. Le Cliniche Virtuali rappresentano, dunque, un
innovativo modello di medicina di prossimità oculistica, digitale e
dematerializzata, che comporta consistenti miglioramenti nella gestione dei
pazienti e nella ottimizzazione del loro percorso di cura.
Questo innovativo modello organizzativo, che ha
comportato per l’Azienda USL di Bologna un investimento di circa un milione di
euro, ha previsto l’acquisizione di strumenti di ultima generazione e
tecnologie all’avanguardia per consentire la telerefertazione dal centro Hub
che ha sede presso l’Ospedale Maggiore. In questo modo, i pazienti con
patologia oculare cronica possono eseguire esami e test diagnostici sul
territorio, interfacciandosi con gli infermieri e i professionisti sanitari
presenti nelle singole Cliniche Virtuali, ricevendo comodamente il referto sul
Fascicolo Sanitario Elettronico non appena refertato dal medico specialista
presente nel centro Hub.
Il progetto rappresenta dunque una soluzione vincente su diversi fronti: garantisce il follow up dei pazienti con patologie oculari croniche in prossimità del loro domicilio, favorendone una maggiore adesione; rappresenta un vantaggio logistico e organizzativo per pazienti e caregiver di soggetti fragili distribuiti sull’intero territorio; consente un’ottimizzazione delle risorse aziendali promuovendo peraltro la sostenibilità ambientale. Tra i benefici, infatti, si riscontra anche la riduzione delle emissioni di CO2 dovute ai lunghi tragitti che, precedentemente, i pazienti residenti fuori città dovevano percorrere per accedere agli esami diagnostici, che un tempo era possibile eseguire unicamente presso il centro Hub dell’Ospedale Maggiore. Non da ultimo, questa innovativa soluzione organizzativa consente una reale continuità assistenziale tra ospedale (dove il paziente viene seguito nella fase acuta) e territorio (dove il paziente cronico esegue il periodico follow up), dando sostanza a quanto delineato nel DM77.
si lodano e si imbrodano, statemi lontano.
RispondiEliminaTranquillo, non ti seguiamo in fondo al fosso.
EliminaVisto come siamo messi male con la sanità non oso pensare le AUSL peggiori!
RispondiEliminaRiporto un commento di poco tempo fa:
RispondiElimina"
Bho! bel coraggio premiare la ns. USL...Smembramento dei Pronto soccorso istituendo i CAU.
Attese interminabili per le visite. Mancanza di personale ecc.
Se questa è la migliore.....Allora chissà le USL peggiori."
https://www.bolognatoday.it/salute/sanita-pubblica-sondaggio-unisalute.html
RispondiEliminaSondaggio obiettivo e disinteressato: come se il sondaggio se avete bisogno di un'auto nuova lo faceste fare a una concessionaria.
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