Bordon: 'E' un impegno che avevamo preso con gli amministratori'
Questa mattina ha aperto il Centro di Assistenza e Urgenza (Cau) all'ospedale di Vergato.
Nella struttura sanitaria lavorano medici di assistenza primaria a rapporto orario (medici di continuità assistenziale) e infermieri, pronti ad assistere pazienti con problemi urgenti a bassa complessità, 7 giorni su 7, h24, con lo scopo di alleggerire il lavoro dei pronto soccorso.
Accedendo al Cau, i cittadini verranno accolti
dall'infermiere che procederà con l'intervista di inquadramento del bisogno, a
cui seguirà la visita medica ed eventuali ulteriori approfondimenti
diagnostici. Il medico del Cau potrà poi valutare, e se necessario prescrivere,
prestazioni specialistiche a completamento diagnostico, anche alla conclusione
del percorso Cau. In questo caso l'esito della prestazione di approfondimento
dovrà essere valutato dal medico di Medicina Generale o dal pediatra di libera
scelta, senza tornare al Cau. La visita e alcuni accertamenti diagnostici
offerti nei Cau (per esempio Ecg ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per
tutti i cittadini residenti e/o assistiti della Regione, mentre per tutti gli
altri la visita avrà un ticket del costo di 20 euro. Le ulteriori prestazioni
specialistiche, prescritte dal medico del Cau per il completamento diagnostico,
sono a carico del cittadino con il ticket.
All'inaugurazione del Cau hanno partecipato, tra gli altri,
il direttore generale dell'Ausl di Bologna Paolo Bordone e il direttore Cure
Primarie Appennino e Reno-Lavino-Samoggia Alessandro Fini. "Per noi è una
giornata molto importante, è un impegno che avevamo assunto con gli
amministratori di questo distretto - ha detto Bordon -, riaprire l'ospedale di
Vergato sulle 24 ore. Partiamo dalla risposta ai bisogni di primo livello
utilizzando la metodologia del Cau, c'è inoltre un rinnovo della tecnologia con
una nuova Tac, il potenziamento delle attività della chirurgia ambulatoriale, e
poi la cosa più importante, l'investimento sulla medicina interna", ha
concluso Bordon. (ANSA)
Una bella televendita da navigati imbonitori.
RispondiEliminaSe a dicembre aprono le sale operatorie, significa avere h24 l'equipe e l'anestesista a disposizione dentro il nonsocomio?
RispondiEliminaSe così fosse, avendo DUE ospedali a 20 kilometri di distanza, si poteva prevedere di istituire un unico pronto soccorso così che non si deve più leggere che le persone vittime di incidenti di varia natura, possano solo essere stabilizzate per poi dover spendere fior di euro per fare la spola con gli elicotteri tra Vergato/Porretta verso Bologna.
Tutta politica, zero assistenza sanitaria.
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