Realtà socio-assistenziale nel Bolognese. 5 divieti avvicinamento
Ospiti legati con il nastro adesivo e lasciati per ore
all'interno di una 'camera morbida' nel seminterrato della struttura socio
assistenziale.
È quello che hanno scoperto i carabinieri del Nas di
Bologna, guidati dal tenente colonnello Fabrizio Picciolo, e della compagnia di
Borgo Panigale, guidati dal capitano Leonardo Bricca, nell'ambito di una realtà
socio assistenziale nell'hinterland del capoluogo emiliano.
A denunciare le condizioni in cui venivano gestiti i
pazienti - in tutto una decina tra cui anche alcuni minorenni - è stato un ex
dipendente che ha consegnato ai Carabinieri una foto che ritraeva un paziente
legato con nastro adesivo da pacchi, sdraiato a terra all'interno della stanza
di contenimento.
La denuncia, supportata da altre dichiarazioni del personale
della struttura, ha fatto scattare subito le indagini, al termine delle quali
il Gip di Bologna ha emesso una misura cautelare di arresti domiciliari a
carico della direttrice del centro e 5 misure di divieto di avvicinamento alle
persone offese per altrettanti dipendenti del centro. I reati ipotizzati, a
vario titolo, sono di maltrattamenti e sequestro di persona. (ANSA)
Maledetta privacy che tutela solo chi delinque. Bisogna sapere che struttura è, in modo che vengano tolti i pazienti dai propri parenti o che non ci vada più nessuno. Perché meritano di fallire.
RispondiEliminaMa sei invornito? Di quale privacy vai cianciando?
RispondiEliminaIl nome della struttura in oggetto con tanto di filmati e foto era su tutti i giornali e TV.
Dal Carlino del 22 ott 2023
NICOLETTA TEMPERA - Cronaca
"Nel caso vengano i carabinieri del Nas tiriamo fuori quello che sta nella camera morbida e cercate di prendere tempo". Responsabile e operatori di Villa Angelica da qualche tempo stavano sul ‘chi va là’. Sospettavano che qualcuno avesse scoperto le loro modalità, non certo ortodosse, di gestione dei pazienti psichiatrici. E avevano ragione, visto che venerdì all’alba i carabinieri (del Nas e della compagnia di Borgo Panigale) sono arrivati nella struttura di Bazzano in Valsamoggia, nel Bolognese, gestita dalla coop sociale Altius e hanno arrestato la responsabile, la psicologa 56enne Katja Colombo, notificando a cinque dei suoi collaboratori il divieto di avvicinamento ai pazienti.
(...)"
Ripetere può aiutare...non avvicinatevi alle strutture sanitarie-la malavita organizzata e le grandi mafie vi hanno fatto investimenti per i prossimi 30 anni, non curano, fanno BUSINESSSS.Cercate la documentazione dei vari giudici che hanno indagato sulla presenza dell'ANDRANGHETA a Bologna nel processo più grande della storia in Italia, e avrete tutte le risposte, togliete gli anziani dalle case di cura e affini,curateli a casa, state lontani dagli ospedali.
RispondiEliminaSi, si, vabbe'...dimenticato di prendere il litio, oggi?
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