Si progetta di arrivare a una dotazione di quattro milioni e mezzo di alberi in più
La Regione Emilia Romagna informa:
"Il tuo albero fa
bene a tutti": la Regione Emilia-Romagna regala un albero per ogni suo
cittadino
Riprenderà il 1°
ottobre 2023 la distribuzione delle piante del
progetto “Mettiamo radici per il futuro" per fare
dell’Emilia-Romagna il “corridoio verde” d’Italia con la piantumazione entro il
2024 di 4 milioni e mezzo di alberi in più, uno per ogni residente
(ne abbiamo già distribuite 1.711.780 - qui puoi vedere
dove sono)
Questo il nuovo
spot, trasmesso sia in televisione che sui vari canali del web, che insieme
a tanti altri materiali, iniziative e strumenti fa parte della campagna di
comunicazione che coinvolge i cittadini, i Comuni, le Associazioni e le imprese.
Il
progetto
4,5 milioni di alberi
in più in cinque anni, uno per ciascuno dei suoi abitanti, per fare diventare l’Emilia-Romagna il “corridoio verde” d’Italia. E’ in
sintesi il progetto della Regione “Mettiamo
radici per il futuro” (bando approvato con
delibera di Giunta regionale n. 597 del 3 giugno 2020 (493.36 KB)).
L’obiettivo di questa importante iniziativa è
estendere la superficie boschiva in Emilia-Romagna grazie alla creazione di “infrastrutture verdi” nelle
città, ripristinare l’ecosistema
naturale in pianura sviluppando le aree boschive e le foreste in
generale, realizzare nuovi boschi e
piantagioni forestali in prossimità dei corsi d’acqua,
riqualificare sistemi agroforestali, siepi e filari in un contesto di
valorizzazione del paesaggio e di fruizione pubblica del territorio. Questo
progetto regionale avrà quindi un ruolo fondamentale anche per la lotta ai
cambiamenti climatici e per il miglioramento della qualità dell’aria.
Dall’inizio della campagna (1° ottobre 2020) fino al 15 aprile 2022 sono
stati distribuiti gratuitamente 1.215.332 alberi: al primo posto delle piante più
diffuse ci sono l’alloro, il Laurus
nobilis sempreverde e dal buon profumo. Seguono il carpino bianco,
specie “rustica” che si adatta a vari ambienti, il cespuglioso ligustro
selvatico, dai delicati fiori bianchi, il nocciolo e il carpino nero.
A questi nuovi alberi ne vanno aggiunti
altri 58.391 dei
bandi forestazione dedicati ai comuni. È inoltre appena concluso l’avviso dedicato alla
forestazione in aree di proprietà di aziende.
Dal 1° ottobre 2022 è iniziata la terza fase della distribuzione, con i 22 vivai accreditati in tutta la regione (247.51 KB) pronti a consegnare gratuitamente a cittadini, scuole, associazioni ed enti pubblici che ne facciano richiesta le piante di “Mettiamo radici per il futuro”.
Molto ampio è il ventaglio di alberi tra cui è
possibile scegliere: per la maggior parte si tratta di specie autoctone, cioè adatte alle
caratteristiche ecologiche del sito dove saranno piantumati, a seconda che sia
in pianura, collina o montagna. Non mancano comunque esemplari ed arbusti
alloctoni, cioè originari di altri ambienti.
Per quantitativi
richiesti superiori alle 100 unità sarà necessario fornire i dati
catastali dei terreni interessati alla messa a dimora; in caso contrario
saranno richiesti solo i dati anagrafici del beneficiario.
Perché aderire a questo
progetto?
Piantare alberi è un’azione che possiamo fare tutti.
Alberi collocati nel terreno giusto e ben curati crescono al meglio delle loro
potenzialità, permettendo di immagazzinare CO2 e attenuare la crisi climatica,
abbattere le polveri sottili (PM10 e PM 2,5), contenere i picchi di
temperatura, attutire i rumori del traffico, produrre ossigeno e rendere più
gradevole il paesaggio in cui viviamo.
Che obiettivi abbiamo?
La Regione Emilia-Romagna ha deciso di offrire
gratuitamente alberi a ogni suo Comune, Scuola, centro di educazione,
associazione o singolo cittadino in modo da creare le condizioni per piantare un albero per ogni abitante della
regione. Lo scopo principale di questo progetto è quindi rendere
migliore l’ambiente dell’Emilia-Romagna, contribuendo a contrastare la crisi
climatica.
In questo quadro nei prossimi 5 anni “Mettiamo
radici per il futuro” mira a far piantare 4,5
milioni di nuovi alberi in maniera efficace e duratura.
Ma perché il progetto funzioni non basta avere
le piantine gratuitamente, serve la
collaborazione di tutti coloro che hanno a cuore il proprio
territorio. Se tutti insieme riusciremo a mettere a dimora un albero per ogni
abitante e a curarne con attenzione la crescita, sarà la più grande piantagione mai realizzata in
Emilia-Romagna e un vantaggio per tutti.
Quali azioni abbiamo messo
in campo?
Per consentire a ogni
Comune, Scuola, Associazione, cittadino o
impresa che vuole contribuire a questo progetto piantando uno o
più alberi, la Regione ha accreditato, tramite bando, dei vivai distribuiti in
tutto il territorio dell’Emilia Romagna.
Inoltre, per rendere più efficace la
piantagione di alberi e la loro cura, verranno prodotti e messi a disposizione
di tutti, un documento divulgativo e
una serie di video-pillole da
cui trarre le principali indicazioni tecniche.
Quali sono le aree di
intervento del progetto?
Su scala regionale questa iniziativa si
sviluppa su tre azioni tematiche:
1. Azione A -
Rigenerazione urbana delle città, riqualificazione verde urbano e
forestale (2,5 milioni di piante)
2. Azione B -
Progetti a tema per realizzazione di nuovi boschi, corridoi ecologici e sistemi
agroforestali (1 milione piante)
3. Azione C - Interventi per la mitigazione di infrastrutture, interventi compensativi e di riqualificazione paesaggistica e altre piantagioni forestali (1 milione piante)
Contatti
- Per
informazioni tecniche sul ritiro, consegna e cura degli alberi:
mettiamoradici@regione.emilia-romagna.it
- Per
informazioni sulla campagna e gli eventi:
ambiente@regione.emilia-romagna.it
Basterebbe che non venissero tagliati oppure capitozzati in modo barbaro (è pieno di resti di tronchi secchi dovuti a motesegature incivili, da parte di rozzi - mi fa piacere, visto che i proprietari di quelle aree poi hanno la briga di rimuovere quei resti se non vogliono che crollano loro addosso) quelli che crescono su aree marginali.
RispondiEliminaSempre quelli con la motosega per capitozzature li riducono a cotton fioc o li abbattono sulle scarpate, poi vengono giù le scarpate per frana - altra giustizia fatta che ho visto spesso a maggio!
Come già scritto, A - BO - LI - RE le cause malevole di risarcimenti para-dolose, per danni presunti o reali da caduta (di parti di alberi).
Ti sta sul c*lo che ti caschi il ramo durante il temporale? Parcheggi la tua auto al sole - fine dei problemi!
Ne piantano 4M ne abbattono o capitozzano dieci volte tanto.
Una caporetto della intelligenza.
Ricordate alla Regione E.R. che DEVONO abbattere tutti gli alberi nei letti dei fiumi di pianura, se no ritorna lo "strano" fenomeno d'acqua verificatori a Maggio in Romagna, altro che piantare alberi nei pressi dei corsi d'acqua come si legge nel post sopra. anonimo delle 14.29 non ho capito il senso del tuo commento sii più chiaro, viva gli alberi abbasso il 5G.
RispondiEliminaLa capacità erosiva delle sponde aumenta col quadrato della velocità di scorrimento.
EliminaOsservare cosa è successo ai poveri argini a monte del punto di rottura argine dx del Sillaro, a maggio, a causa dell'aumento della velocità causato da tale rottura.
https://youtu.be/xAhua1JURtM?si=Fm4S2iA9BNVs41If
Quindi, se vogliamo parlare di corsi d'acqua, il loro letto deve essere AMPIO e con larghe zone golenali BOSCATE che rallentino lo scorrimento e taglino picchi di piena e di velocità.
In base a scelte ponderate, è anche possibile ridurre i corsi d'acqua a stretti canali, assumendosi il rischio di esondazione che ne consegue.