lunedì 18 settembre 2023

Specialisti di Medicina Interna e Medici di Medicina Generale a confronto per garantire una gestione basata su appropriatezza, innovazione farmacologica e integrazione nel processo di cura


L’ Azienda USL di Bologna informa: 


Per una presa in carico globale del paziente cronico complesso e per lo sviluppo di percorsi strutturati per una efficiente transizione tra ospedale e territorio

Si è tenuto oggi, sabato 16 settembre, presso la Sala del Consiglio comunale di San Giovanni in Persiceto un evento formativo improntato sul dialogo e confronto tra Specialisti ospedalieri in Medicina interna e Medici di Medicina generale; Convegno Fadoi - Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti - Emilia Romagna con Responsabile scientifico e organizzatore dell’evento Elisabetta Romboli Direttore della Medicina di San Giovanni in Persiceto. Sono intervenuti tra gli altri Lorenzo Roti Direttore sanitario dell’Azienda USL di Bologna; Fabio Gilioli Presidente FADOI dell’Emilia Romagna, Giuliano Ermini Presidente SIMG dell’Emilia Romagna; Stefania Dal Rio Direttrice del Distretto; Donatella Pagliacci Direttrice del Dipartimento di Cure Primarie dell’Ausl.

In questa occasione sono state presentate da illustri relatori le principali linee guida nazionali e internazionali per le maggiori patologie motivo di ricovero ospedaliero, nonchè le ultime innovazioni farmacologiche per incrementare l’appropriatezza gestionale del paziente e una cura basata sulla Evidence Based Medicine.

Un’occasione per condividere non solo competenze e strumenti clinici e organizzativi, ma soprattutto una vision per una sanità in cambiamento in virtù del DM77 che indica la strada per una cura e assistenza sempre più di prossimità.  

In un contesto contraddistinto dalla limitazione di risorse disponibili da Fondo Sanitario Nazionale e dall’invecchiamento della popolazione, è infatti necessario rivedere l’assetto organizzativo con cui le Aziende possono dare risposta ai bisogni di salute dei cittadini, garantendo loro una presa in carico che preveda una transizione fluida ed efficace tra ospedale e territorio. Questo aspetto è una delle chiavi di volta del nuovo modello assistenziale territoriale fondato sul lavoro di equipe multiprofessionali e multidisciplinari che, grazie ad un continuo confronto, possono garantire la miglior risposta ai bisogni di salute dei pazienti.

Tra i diversi professionisti, il Medico di Medicina interna ed il Medico di Medicina generale rivestono un ruolo centrale da “registi e registri” dello stato di salute e benessere del paziente. Sono pertanto figure cardine nella definizione di nuovi percorsi clinico-socio-assistenziali ponendo la medesima attenzione alle acuzie e alla cronicità. Con questo obiettivo si avvia, dunque, oggi il dialogo tra professionisti per la definizione di nuovi percorsi di presa in carico del paziente cronico, in particolare BPCO, scompenso cardiaco, rischio cardiovascolare e tromboembolismo venoso.

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