E' stato presentato ieri a Colle Ameno il numero 47 della rivista semestrale 'Al Sas' edita dal Gruppo di Studi Progetto 10 Righe. Nella rivista anche due contributi dedicati a Guglielmo Marconi: uno del Carla Mastrapasqua che riferisce una esperienza di Marconi in Libia nei primi anni del novecento e dell'attività che vi svolse per i suoi progetti di radiotelegrafia. L'altro è un interessante illustrazione dell'impegno politico di Marconi trattato con grande delicatezza e precisione dal professor Gabriele Falciasecca, ex presidente della Fondazione Marconi. Quest'ultimo articolo ripercorre quella che che fu l'esperienza di Marconi nel Partito Fascista, un aspetto che finora ha frenato l'interesse della sua città nel promuovere la conoscenza di questo eclettico genio dei nostri tempi. Il professor Falciasecca, nel suo intervento di presentazione, ha sottolineato il fatto che lo scienziato ha prodotto tante e tali importanti scoperte per l'evoluzione della civiltà nell'arco di tutta la sia vita, da quando era poco più che ragazzino fino alla sua morte, avvenuta quando aveva 63 anni. "Aderì al Partito Fascista nel 1923, quindi 14 anni prima di morire, dobbiamo valutare solo questi 14 anni per offuscare la grandezza di questo genio ? " ha concluso il professor Falciasecca.
Una adesione al PNF nel 1923 dimostra una convinzione fascista genuina, non certo indotta dalle "Leggi fascistissime" che arriveranno due anni dopo e trasformeranno il sistema politico italiano in un regime. Ricordo anche una dichiarazione esemplare di Guglielmo Marconi del 1926:
RispondiElimina«Sistema a fascio. Io non uso oggi questa parola perché sono fascista e perché il fascismo per le fortune d’Italia è trionfante. Io rivendico a me stesso l’onore di essere stato in radiotelegrafia il primo fascista, il primo a riconoscere l’utilità di riunire in fascio i raggi elettrici, come l’on. Mussolini ha riconosciuto per primo nel campo politico la necessità di riunire in fascio le energie sane del Paese per la maggiore grandezza d’Italia».
Se vogliamo trovare una scusante a Marconi, diciamo che era in buona e vasta compagnia nell'esaltazione del fascismo...