Sconcerta la notizia di voler trasferire il Museo della Comunicazione di Gianni Pelagalli a Villa Aldini di Bologna e non a Sasso Marconi
“Basta, ora basta. E’ troppo. Tutto ciò che riguarda Marconi deve avere la sua sede naturale a Sasso Marconi, dove il grande scienziato è vissuto, dove è sepolto, dove ha fatto i suoi importanti esperimenti e dove è nata la sua radio con la prima trasmissione via etere riuscita. ” E’ decisamente irritato e forse anche più, il consigliere comunale di Sasso Marconi, Marco Veronesi (nella foto) , per la notizia appena divulgata dai media, che il ricchissimo museo Pelagalli, incentrato sulla storia della comunicazione, sarà collocato a villa Aldini a Bologna e non a Sasso Marconi. “E’ l’ennesimo scippo al nostro paese che è già riconosciuto come ‘Città della Telecomunicazione’ e una doppia sconfitta per l’amministrazione comunale che lascia ad altri il privilegio di testimoniare la presenza del grande scienziato in questi luoghi e l’opportunità di un ritorno economico non indifferente. Ciò è poi incomprensibile poiché il sindaco di Sasso Marconi Parmeggiani fa parte del tavolo che sta programmando il ‘furto’”, e prosegue: “Sasso Marconi sta per avere la condizione ideale per dare sede adeguata al Museo Pelagalli. Con la realizzazione imminente del nuovo polo scolastico del capoluogo si libera l’area dell’attuale scuola Media. Qui il Museo di Pelagalli troverebbe la collocazione ideale.”
Gianni Pelagalli nel suo museo |
Pare siano in molti coloro che si sono coalizzati
per portare a termine lo ‘sgarro’ per Sasso Marconi. La sottosegretaria alla cultura,
Lucia Borgonzoni, ha già annunciato un finanziamento di 4 milioni per la
realizzazione del trasferimento a Villa Aldini e c’è chi si spiega ora perché villa
Griffone di Sasso Marconi, dove lo scienziato e sepolto, non fosse incluso del
circuito turistico-culturale bolognese. Che Sasso Marconi fosse accantonato
dalla considerazione marconiana pare ora un progetto calcolato e considerato da
tempo.
Veronesi coglie l’occasione anche per togliersi un
altro sassolino dalla scarpa: “ Non chiamiamo più la secolare Fira di Sdaz con
questo nome, poiché da quando purtroppo è stata trasferita a Colle Ameno e
tutta un’altra cosa e ha perso tutta la sua peculiarità.
A Sasso ci vedrei bene un museo "LGBT+- senza", con Zaki presidentee la Cuppi agli spaghetti.
RispondiEliminaMa quanti turisti sono mai arrivati a Villa Griffone? Avete presente il potenziale attrattivo di Villa Aldini? Basta con questa autoreferenziale litania della "vocazione turistica" di Sasso Marconi, siamo solo una disgregata e malgestita periferia della Città Metropolitana. Appena riaprirà il Ponte Da Vinci, non avremo neanche il tempo di tornare a respirare che ci gaseranno con la deviazione "provvisoria" dell'Autostrada, alla faccia del turismo ambientale!
RispondiEliminaD'altra parte avete spesso e volentieri snobbato l'inventore quindi?
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